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Una ragazza ligure è stato ospedalizzata a causa di una grave trombosi cerebrale. L’effetto collaterale è stato collegato alla vaccinazione con AstraZeneca effettuata il 25 maggio scorso. Nel giro di qualche giorno la giovane di 18 anni ha iniziato a registrati sintomi tipici come un forte mal di testa e la fotofobia.

A maggio sono state somministrate dosi di AstraZeneca con una media di più di 90.000 al giorno. Adesso il numero è leggermente sceso, ma si parla sempre di più di 60.000 nell’arco delle 24 ore. Questo vuol dire che in media ci sono più di un caso di coagulazione anomala del sangue ogni giorno. Alcuni di questi, come nel caso della giovane in questione, possono diventare gravi casi di trombosi.

In sostanza, ancora una volta di apre il dibattito sul vaccino di AstraZeneca. Viene considerato sicuro e con i benefici che superano i rischi, ma questa tesi diventa sempre meno valida più l’età di chi si fa vaccinare scende, e ancora di meno vale per le donne.

 

AstraZeneca: i rischi del vaccino

Il trattamento brevettato da AstraZeneca ha rischi concreti di causare effetti collaterali gravi e per questo motivo, oltre ad essere stato bloccato in alcuni paesi, in altri viene dato solo su base volontaria, come nel caso della ragazza. Considerando che i dati statistici sono quelli e non si può batterli, purtroppo casi del genere sono destinati comunque a presentarsi.

Per questo motivo, alcuni medici proprio della regione Liguria hanno chiesto un cambiamento sulla campagna vaccinale per quanto riguarda AstraZeneca citando paesi europei che l’hanno sospeso o gli Stati Uniti che non l’hanno mai approvato. Vogliono che sia messo in luce il punto debole del vaccino.

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