Amazon, clienti, lavoro, sciopero

Il giorno 22 marzo, i lavoratori di Amazon Italia si fermeranno bloccando di fatto le attività della piattaforma di e-commerce. Lo scioperò sarà a livello nazionale e unirà nella decisione le sigle sindacali FELSA, CISL, NIDIL, CGIL e UILTEMP.

I sindacati invitano tutti i lavoratori e le lavoratrici in somministrazione ad incrociare le braccia e sospendere completamente i lavori durerà l’intera giornata. Il motivo dello sciopero è da ricercare proprio nelle condizioni lavorative che non favoriscono le persone.

In totale si contano oltre 10.000 lavoratori in somministrazione sparsi in tutta Italia con contratti di lavoro che variano dai tre mesi rinnovabili ai nove mesi. Infatti, denunciano i sindacati, il numero di lavoratori in somministrazione supera di molto il numero del personale dipendente diretto. Questa situazione causa un elevato turn over del personale e per questo Amazon è sempre alla continua ricerca di nuove figure, con tutti i problemi che ne conseguono.

I dipendenti AMAZON dichiarano lo sciopero nazionale il 22 marzo

Lo sciopero è stato fortemente voluto dai sindacati per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla di trovare soluzioni adeguate. I rappresentati dei lavoratori dichiarano che Amazon non si mai mostrata disponibile ad un dialogo diretto e questo ha causato la mobilitazione nazionale.

I lavoratori chiedono maggiori diritti basilari come la continuità occupazionale e lo stop ad un turn-over esasperato. A questo si aggiungono dei criteri non chiari che regolano le possibilità di rinnovo dei contratti di lavoro e le stabilizzazioni dirette.

Inoltre si chiedono maggiori garanzie sulla parità di trattamento economico, una situazione che riguarda soprattutto i lavoratori dei turni notturni. Infine, i sindacati chiedono supporto e partecipazione da parte di Amazon per i problemi abitativi a cui sono sottoposti i dipendenti.

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