A poche ore dalla pubblicazione dei report che vogliono che il Governo sia pronto a chiudere il cashback alla fine del 2021, le indiscrezioni sui possibili cambiamenti che l’Esecutivo Draghi potrebbe introdurre per far fronte ai furbetti che differiscono i pagamenti per ottenere rimborso.

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Mentre rimbalzano le dichiarazioni del sottosegretario al MEF, infatti, alcuni soggetti hanno proposto al ministero di modificare immediatamente il sistema di rimborso.

A difesa del cashback è intervenuta la viceministro del MEF, Laura Castelli, secondo cui “le risorse che questo provvedimento utilizza sono tante, non è solo un provvedimento per combattere l’evasione fiscale ma un provvedimento per cambiare il modo in cui i cittadini utilizzano i propri i soldi. Credo che una maggioranza così ampia ci consentirà di formulare un ragionamento che non solo utilizzerà questi 4 miliardi in modo diverso, ma anche su come procedere verso un processo dal quale non si torna indietro, ovvero la moneta elettronica“.

L’idea della Lega, ma anche di altri partiti, è quella di introdurre una soglia minima di spesa, in modo da arginare le persone scaltro che sono state oggetto di controlli nei giorni scorsi.

Fissando un limite minimo, quindi, è possibile evitare episodi come quello di alcuni cittadini che hanno effettuato micro transazioni da 0,50 centesimi ciascuno per scalare le classifiche e accumulare operazioni.

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