Cosa ne sarà delle cartelle esattoriali e dei pagamenti in arretrato dei contribuenti nei confronti del Fisco? Con l’insediamento del nuovo Governo, tanti italiani chiedono informazioni circa l’annosa questione delle tasse arretrate. Come noto, l’emergenza causata dal coronavirus, ha portato ad una sorta di congelamento per i pagamenti verso l’Agenzia delle Entrate. Lo stop ai pagamenti al Fisco è stato prorogato più volte nel corso degli ultimi mesi.

 

Fisco e tasse, cosa è previsto per milioni di contributenti

L’ultima scadenza prefissata era quella del 28 Febbraio. Stando alla legislazione, a partire da questa data il Fisco potrebbe inviare le prime cartelle esattoriali arretrate nelle case dei cittadini e delle partite IVA inadempienti nel versamento dei tributi.

La situazione comunque è in continuo divenire. Per ora le operazioni del Fisco e dell’Agenzia dell’Entrate sono bloccate. Non è da escludere che nel corso delle prossime ore possa arrivare un nuovo provvedimento esecutivo per il rinvio dei pagamenti. D’altronde – questa la posizione di molti cittadini e professionisti – la perdurante emergenza sanitaria chiama ad un proseguimento delle misure assistenziali di sostegno ai redditi. 

I numeri del Fisco e dell’Agenzia delle Entrate sono clamorosi. Ad oggi, nel 2021 dovrebbero essere inviati nelle case degli italiani più di 50 milioni di cartelle esattoriali. Tra privati e partite IVA sono interessati ben 9 milioni di individui in tutta la nazione.

Oltre ai termini della possibile proroga per lo stop ai pagamenti, attenzione anche agli sviluppi sulla questione saldo e stralcio. Da più voci della politica è stata ventilata l’ipotesi circa questa misura volta a snellire la pressione fiscale sui cittadini inadempienti verso il Fisco.

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