Più l’asteroide tenuto sotto controllo si avvicina alla Terra più continua ad assumere caratteri terrestri, secondo le analisi infatti non si tratta di un asteroide bensì dei resti di un razzo lanciato nello spazio nel 1966 dalla NASA, ecco i dettagli.

L’oggetto è stato soprannominato 2020SO, è stato scoperto il 18 Settembre e a destare particolare interesse fu la sua strana forma allungata, la quale lo fa assomigliare ad una scuolabus.

A mettere ufficialmente sul chi va la  il Center for Near Earth Object Studies (CNEOS) del Jet Propulsion Laboratory, in California, è stata la sua traiettoria, che secondo le stime lo porterà ad entrare nell’orbita terrestre intorno la fine di Novembre, quasi come se fosse una seconda luna.

Ne un’astronave ne un asteroide

L’oggetto in questione ha destato particolare interesse sia per la sua forma ma anche e soprattutto perchè si tratta di un corpo con potenziale rischio di impatto col pianeta, cosa che ha portato a numerose indagini con esito finale la dichiarazione di Paul Chodas, il direttore del CNEOS.

Egli è abbastanza sicuro che si tratti del razzo Atlas Centaur LV-3C che nel 1966 provò a mandare il lunar lander Surveyor 2 sulla Luna, dichiarazione suffragata dalle dimensioni spaziali pari a 10 metri di lunghezza per 3 metri di diametro corrispondenti a quelle del corpo vagabondo nello spazio.

Chodas prevede che i resti del razzo arriveranno in orbita intorno alla Terra intorno la fine di Novembre come una seconda Luna, restando a farci compagnia per circa 4 mesi e per poi abbandonarci verso Marzo e proseguire con la sua deriva spaziale.

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