Chiunque percepisce un reddito derivante da stipendio, pensione o altra indennità è a rischio pignoramento. La colpa è da attribuire ad una nuova decisione del Fisco che nelal fase calda del Coronavirus aveva deciso di sospendere ogni richiesta di esproprio dei beni mobili per i percettori di reddito e previdenze. Fino al 15 ottobre la situazione si manterrà stabile ma già dal 16 Ottobre 2020 le cose torneranno, purtroppo, alla normalità dopo la decisione da conoscere subito. Scopriamo che cosa prevede.
Pignoramento in arrivo: torna l’incubo delle tasse tra meno di un mese
Manca poco meno di un mese esatto prima del ritorno in auge del pignoramento forzato. Tale termine si traduce con un prelievo forzato di denaro causa imposte. La temporanea sanatoria dei debiti e delle richieste vale fino a data stabilita. Successivamente le disposizioni paleseranno il ritorno a regime economico standard in previsione della cessione del quinto. Una misura prevista per stipendi, pensioni, casse integrazione ed altre tipologie di trattamento economico per lavoro subordinato. Questo in applicabilità alle Leggi definite all’interno del Codice Civile.
Volendo portare un paragone pratico si cita il caso di uno stipendio da 1200 Euro. Con tale corrispettivo ci si aspetta un pignoramento fiscale pari a 240 Euro al netto delle imposte previste a norma di statuto. Per azioni successive all’accredito su conto bancario o postale intestato al debitore il prelievo risulta attivo.
Bisogna tenere bene in mente questa data e seguirci sul nostro sito e sui nostri canali in vista di eventuali ed ulteriori modifiche e/o integrazioni. Tutto sta per tornare alla normalità e bisogna tenersi informati.