Prestiti

Chi tra di voi non ha mai avuto necessità di ricorrere a prestiti dai familiari in un delicato momento di difficoltà? Capita a chiunque di non trascorrere un periodo economicamente sereno e specie di questi tempi il sostegno dei parenti può risultare prezioso. Ricevere prestiti dai familiari può però essere rischioso soprattutto se fatto “alle spalle” del Fisco per il quale ogni movimento di denaro deve essere tracciabile.

Con la recente riforma fiscale e l’ultima Legge di Bilancio il governo ha stabilito che l’uso dei contanti sia consentito solo al di sotto dei 2mila euro. Una misura che andrà via via a fare un ulteriore giro di vite probabilmente già dal prossimo anno. La volontà da parte dello Stato è quella di contenere l’evasione fiscale ed il riciclaggio, garantendo un gettito tributario trasparente.

Come tutelarsi dal Fisco in caso di prestito tra privati?

Evitare di attirare l’attenzione del Fisco nel caso in cui si chieda il sostegno di parenti ed amici è possibile. Per restare nel lecito è sufficiente utilizzare qualche piccola accortezza riassumibile in 3 semplici consigli. La prima mossa che si può effettuare è immediata ed a basso costo. Basterà infatti scambiare con il parente creditore una scrittura privata attraverso PEC con cui giustificare lo scambio di denaro avvenuto. Un altra possibilità è quella di redigere l’accordo privato in formato PDF sul sito apposito. In automatico infatti risulterà apposta la data di scambio in modalità QRCode. Così facendo resterà la tracciabilita del prestiti avvenuto.

Infine, per i meno tecnologici esiste la possibilità di redigere la scrittura privata a mano utilizzando un A4 da piegare in tre parti. La comunicazione resterà chiaramente nella parte interna alla piegatura, mentre in quella esterna potrete scrivere l’indirizzo del destinatario. Se si sceglie questa opzione, la scrittura privata tra parenti andrà spedita con Raccomandata A/R così che la data apposta dalle Poste costituisca certificazione inoppugnabile. Il consiglio è di non utilizzare buste perché il timbro accerterebbe solo il giorno di spedizione dell’involucro e non del suo contenuto. Così la raccomandazione è quella di spedire il plico così com’è spillando gli estremi del foglio tra di loro.

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