Il mondo dei trasporti sta subendo degli sviluppi senza precedenti. In questi ultimi tempi, grazie anche ai numerosi e sostanziosi bonus previsti dal governo, è possibile acquistare auto a zero emissioni (elettriche o ibride) a prezzi molto vantaggiosi. Tuttavia, per ora, la maggioranza dei veicoli continua ad essere alimentato a benzina e diesel. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto 219/2015 il governo ha autorizzato la trasformazione di veicoli esistenti in auto elettriche con appositi kit. Vediamo insieme quali sono i veicoli coinvolti e i costi del kit.

 

Le categorie coinvolte, modalità e costi della conversione

Finalmente è possibile procedere alla riqualificazione elettrica di tutti quei veicoli appartenenti alla categoria M e a quella N1. In pratica tutti quei veicoli almeno a quattro ruote adibiti al trasporto di persone e quelli adibiti al trasporto di merci con un peso complessivo massimo di 3,5 tonnellate.

I veicoli per ottenere l’omologazione alla circolazione devono essere necessariamente riconvertiti tramite appositi Kit Retrofit. Questi kit devono essere composti da:

  • un motore elettrico,
  • almeno un pacco batterie,
  • interfaccia di rete in grado di gestire la ricarica delle batterie.

Senza questi tre componenti fondamentali il nostro veicolo non riceverà l’omologazione necessaria alla circolazione e sarà bloccato fino a successiva modifica del veicolo.

Se fino a questo punto può sembrare semplice, in realtà è la parte burocratica ad occupare la posizione più importante. Infatti, durante la conversione il veicolo non deve essere modificato in alcun modo e in alcuna parte. Nel caso in cui fosse necessario per questioni di adattamento all’autovettura, si dovrà successivamente richiedere anche il nullaosta del casa costruttrice.

Inoltre, andrà aggiornata anche la carta di circolazione del veicolo, così come avviene già per la conversione di auto a benzina in veicoli a gas. Una volta montato un kit omologato, l’officina a cui si è affidato il lavoro, dovrà portare l’auto in motorizzazione per effettuare i controlli necessari e i test di sicurezza. Solo in questo modo il veicolo potrà nuovamente circolare.

 

Il costo del kit

Passiamo alla parte più interessante. Il costo dei kit omologati varia a seconda della vettura che si possiede ed è diviso tra due diversi macrogruppi:

  • Costi relativi allo smantellamento del vecchio motore e delle parti ad esso collegato;
  • Costi relativi al kit vero e proprio.

In questo modo si avrà una spesa compresa tra i 5.000 e 10.000€, a seconda del kit e dei costi di smaltimento. Una cifra non indifferente se paragonata ai relativi kit di conversione a metano o a gas, ma che darà modo al cittadino di accedere a sconti unici, come ad esempio l’esenzione dal pagamento del bollo per 5 anni, sconto del 50% su RCA e accesso e circolazione nelle zone ZTL e blocchi del traffico.

Articolo precedenteBanche italiane: ecco di seguito la classifica di quelle più sicure
Articolo successivoChat e messaggi: con i nuovi SMS di Google la storia cambia