Bonus

Andrea Martella, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Editoria, ha dichiarato recentemente circa la pirateria audiovisiva che “Il Governo intende lavorare a forme di detrazione fiscale per l’acquisto di libri e giornali per sostenere la domanda e incentivare l’uso dei prodotti editoriali”. Quindi, questo si andrebbe ad aggiungere ai bonus che sono già stati stanziati per la crisi dovuta all’emergenza sanitaria.

Il settore dell’editoria era già in crisi prima della pandemia, ma sembra che quest’ultima abbia aggravato la situazione sensibilmente. La pirateria già stava dilagando e sembra che durante il periodo di lockdown si sia addirittura quadruplicata rispetto al periodo precedente. La pirateria è costata 1,1 miliardo di euro nel 2019.

 

 

Bonus contro la pirateria: il fenomeno sembra essere davvero ampio sul territorio e i rischi non sono da niente

Attualmente, Telegram è l’app di messaggistica dove la pirateria è davvero estremamente presente, a causa della circolazione gratuita ed illecita di quotidiani, riviste, libri e altri materiali coperti da diritto d’autore. Infatti, lo scorso febbraio, in Italia sono state denunciate 223 persone, colpevoli di aver acquistato abbonamenti pirata al fine di accedere alle principali piattaforme televisive a pagamento.

Non tutti conoscono i rischi che si possono correre: la legge può confiscare gli strumenti che avete utilizzate per accedere a tali servizi, mentre per quanto riguarda le sanzioni, c’è la reclusione fino a 8 anni e fino a 25 mila euro di multa.

Il bonus quindi, servirà per avere una detrazione fiscale con l’acquisto dei prodotti editoriali. Con ciò significa che in base a ciò che abbiamo speso, ci sarà la detrazione nella dichiarazione dei redditi. Non solo prodotti cartacei possono essere acquistati, ma anche prodotti audiovisivi.

Secondo Martella, questo rilancerà il settore dell’editoria e servirà all’AGCOM per rafforzare i suoi poteri e combattere efficacemente la battaglia contro la pirateria, che sembra essere davvero difficile.

VIAquifinanza
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