TSMC, SoC, 3nm, 5nm, Samsung, Huawei

Il dilagare della pandemia causata dal Coronavirus ha determinato un cambiamento dei programmi per tutte le grandi e piccole aziende globali. Tra queste rientra anche TSMC che ha dovuto fermare le proprie ricerche in merito alla nuova generazione di chipset.

Il chipmaker di Taiwan infatti stava portando avanti gli studi sui SoC realizzati con processo produttivo a 3nm. Inizialmente, la ricerca si sarebbe dovuta concludere entro il 2020 con la produzione dei primi lotti sperimentali. Ovviamente, a causa del lockdown globale, anche TSMC ha dovuto chiudere le fabbriche e di conseguenza bloccare le ricerche.

Questa situazione ha comportato un periodo di sosta non preventivato e un conseguente slittamento della produzione sperimentale. L’azienda infatti, ha annunciato che la fase finale del progetto è stata posticipata al prossimo anno, indicando un generico inizio del 2021.

Se per TSMC si tratta di una pessima notizia, per Samsung è tutto il contrario. Infatti, il colosso coreano è impegnato nella stessa ricerca del chipmaker Taiwanese. Ottenere per primi il successo nello studio dei SoC con processo produttivo a 3nm significa diventare il primo produttore al mondo.

Tuttavia, questo rinvio non giunge inaspettato. Samsung, infatti, aveva annunciato il rinvio per i SoC a 3nm a causa del Coronavirus. Considerando che ora anche TSMC si trova nella stessa situazione, la sfida è ancora del tutto aperta.

Al momento nessuno dei due produttori ha effettivamente avviato la produzione. Le linee di assemblaggio dovrebbero essere completate entro la fine di quest’anno. Ne consegue che la produzione sperimentale non inizierà prima del primo trimestre del 2021. Per la produzione di massa bisognerà aspettare addirittura il 2022.

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