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La pirateria è una piaga che colpisce il mondo dell’arte e dell’intrattenimento, più o meno da sempre. Con l’avvento delle piattaforme streaming, sia musicali che video, sembrava essere ormai quasi un problema superato. Eppure esistono ancora dei metodi illegali per guardare la TV, soprattutto per piattaforme come Sky e simili. Questo metodo si chiama IPTV ed è stato talmente tanto abusato da spingere lo Stato a prendere dei provvedimenti. I controlli si sono fatti più fitti, e la ricerca coloro che trasgrediscono le regole è costante.

IPTV, mostra di 200 utenti in Italia che dovranno pagare caro questa scelta

Vi riportiamo intanto le parole del Segretario Generale della Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali (FAPAV).

L’operazione annunciata dal Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza in tema di contrasto alla diffusione di IPTV pirata si inquadra in un contesto strategico più ampio legato al fenomeno della pirateria che in Italia resta un problema centrale per l’industria audiovisiva e per il settore della cultura più in generale. La strategia della nostra Federazione è quello di collaborare con le Forze dell’Ordine e le Autorità preposte per scardinare la piramide illecita e criminale che si cela dietro la pirateria, sia fisica sia digitale.

Utilizzare l’IPTV, è un pericolo costante che mette a serio rischio gli utenti che lo fanno. Per quelli scoperti, a farlo infatti tra le pene predisposte, è prevista addirittura la reclusione. Questa in particolare è una pena riservata a coloro che vendono questo servizio. Gli utenti che invece si limitano a utilizzarlo, non sono certo da meno, poiché pagheranno fino a decine di migliaia di euro di multa e dovranno consegnare i dispositivi in proprio possesso, relativi alla visione della TV.

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