fisco-tasse-creditoIl Fisco ha la possibilità di azzerare il tuo conto in banca a seguito di tre diverse situazioni segnalate ora dall’Agenzia delle Entrate. In rete si inizia a parlare del nuovo Decreto 2020 che introduce il cosiddetto prelievo forzato del credito bancario. Mentre prima un’azione del genere richiedeva quanto meno la mediazione di un giudice adesso si procede per via diretta. Ecco perché ed in che modo.

 

Fisco annulla il credito dei conti in banca a causa di questi motivi

Il rischio di trovarsi con il conto corrente congelato è alto al verificarsi di alcuni avvicendamenti finanziari ben definiti. In particolare la disputa verte sulle tasse non pagate ed i debiti che non sono oppure non possono essere onorati. A ragione dei fatti l’organismo di supervisione fiscale concede 60 giorni di tempo per regolarizzare la propria posizione sulle imposte. Tempo trascorso il quale saranno avviate non solo le indagini ma anche le analisi sui conti volte ad accertare la presenza di uno o più di questi fattori:

  • saldo negativo: si verifica nel momento in cui la somma richiesta supera la liquidità complessiva disponibile. L’uso di tale conto è reso impossibile dal fatto che ogni accredito verrebbe pignorato automaticamente.
  • conto con saldo nullo: In tal caso la somma utile a risanare il debito è pari alla somma complessiva disponibile.
  • saldo superiore al debito: il conto rimane attivo e viene prelevata la cifra richiesta per onorare il debito contratto.

Il cliente con conto in banca non potrà accedere al proprio portafoglio che passerà sotto ispezione da parte delle autorità competenti. Ad essi è affidato il compito di definire l’ammontare del pagamento sulla base degli schemi precedentemente definiti.

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