poste italianePoste Italiane rappresenta una realtà commerciale ampiamente consolidata nel nostro Paese. Anni di fedeli servigi valgono la fiducia di un pubblico che ora mette in discussione una situazione davvero pericolosa: Sembrano ci possano essere due regali da riscattare seguendo alcune semplici indicazioni pervenute via email ed SMS.

Dopo la valutazione dei messaggi in arrivo si scopre chiaramente che i sinonimi per queste due comunicazioni in transito diventano rispettivamente phishing e smishing. Come se ciò non bastasse si aggiunge l’aggravante di una terza parte che consacra un attacco ai conti correnti dei clienti contattati.

La Polizia Postale non ha potuto fare altro che chiudere la questione parlando chiaramente di truffa. Chi cade nella trappola non ne esce affatto bene ottenendo in premio un conto azzerato difficile da risanare. Ecco che cosa è successo.

 

Messaggi Poste Italiane: finti regali ammaliano i clienti, hanno perso tutto quanto

Tramite posta elettronica si informa di un premio (solo presunto) corrispondente ad un iPhone 11 Gratis che si può ricevere comodamente a casa. Non serve altro che l’indicazione dei propri recapiti ed il login ai servizi del sito ufficiale. Tutti pensano di entrare nel portale Poste Italiane ma si ritrovano invece su un server host fasullo che fa il log delle attività. Tutto ciò che viene digitato trova posto in un database che contiene informazioni personali e credenziali di accesso.

Tramite messaggio sul telefono la situazione è simile con la promessa di 1000 euro da ricevere direttamente sul proprio conto corrente. Qui la cosa è più credibile in quanto veniamo contattati direttamente al nostro numero. Finiamo, ancora una volta, per alimentare la sete di coloro che agiscono nel rispetto del cosiddetto pharming. Il sito copiato non desta sospetti e finiamo per compilare il questionario informativo proposto insieme alla procedura di inserimento delle credenziali segrete.

Ebbene è necessario porre la massima attenzione al problema dopo gli ammonimenti delle autorità competenti che consigliano di:

  • diffidare da tali procedure (non si usano email ed SMS per comunicare modifiche)
  • non credere nei premi in denaro (o di altro tipo)
  • contattare il proprio istituto
  • prendere informazioni online dai siti delle autorità
  • eliminare preventivamente il messaggio avendo cura di non inoltrarlo ad eventuali altri contatti

Rispettando tali norme e non dando adito ai pretesti dei malfattori potremmo stare al sicuro. Non c’è software antivirus o anti-spam che tenga. La migliore prevenzione viene da noi stessi.

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