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Amazon ha subito una maxi truffa sui pacchi resi da un cittadino spagnolo di appena vent’anni: il ragazzo ha sottratto all’azienda un volume di merce per importi a sei zeri senza che il colosso dell’e-commerce se ne accorgesse. In pratica il ragazzo acquistava numerosi prodotti hi-tech con il metodo di spedizione Amazon Prime, così da ricevere subito la merce. Subito dopo svuotava il contenuto dei pacchi ricevuti e li riempiva di terra pareggiando il peso del pacco originale.

Mandando il reso ad Amazon, non solo dall’azienda non si accorsero di nulla ma il truffatore ha ricevuto comodamente il rimborso della “merce restituita”: la merce sottratta veniva poi rivenduta online. Un metodo all’apparenza semplice ma geniale che ha fatto guadagnare illecitamente al 22enne James Gilbert Kwarteng, cittadino originario di Palma di Mallorca che si era specializzato nell’acquisto di dispositivi elettronici, oltre 330 mila euro.

 

Amazon, maxi truffa sui resi: l’inventiva di un cittadino spagnolo

Il trucco ha funzionato per un tempo considerevole: il perché risiede nel fatto che la catena di magazzini Amazon sparsi in tutto il mondo non controlla subito il contenuto dei resi, ma soltanto se il peso coincide con quanto spedito in origine. Quindi, ben prima del controllo effettivo dell’interno dei pacchi viene versato il rimborso del prezzo del prodotto restituito.

Kwarteng è divenuto subito famoso sia alla stampa locale che quella internazionale perché non capita tutti i giorni di rendersi protagonista di una truffa del genere ad Amazon. Purtroppo una volta scoperto si è saputo che il ragazzo aveva coinvolto nelle frodi sia un suo amico che i propri genitori.

Tuttavia nessuno ha ancora intaccato il record detenuto da una coppia americana residente in Indiana che con un sistema simile avevano derubato Amazon per oltre un milione di dollari. Anche quella volta, in maniera incredibile, l’azienda non si era accorta di niente né aveva mai sospettato di nulla. Il tutto fu scoperto grazie alla polizia che ha smascherato i due ladri truffatori, i quali sono finiti in prigione per circa sei anni.

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