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Facciamo il punto della situazione per Sony Playstation 5 e Xbox Scarlett. Partendo dalla console giapponese, ormai sappiamo che i nuovi dev kit rilasciati agli sviluppatori di terze parti assomigliano sempre di più ai render che proponevano la nota forma a V della console. In rappresentanza del numero Cinque secondo l’antica scrittura latina nell’Antica Roma, si pensa tuttavia che il singolare design sia utile al raffreddamento dell’hardware in modo più efficiente.

Si sa poco invece del controller della prossima generazione ma, da un brevetto Sony registrato alla WIPO di recente, apprendiamo che il DualShock 5 potrebbe mantenere un design molto simile a quello del suo predecessore.

Dunque, in attesa che i rumor degli ultimi mesi siano confermati, dell’imminente PS5 sappiamo però che supporterà la memoria SSD. Una tecnologia che in pratica potrà abbreviare i tempi di caricamento e transizione da uno scenario all’altro nei videogame. Ma purtroppo l’arrivo della PS5 è previsto solo per Natale del 2020, quindi dobbiamo attendere pazientemente.

 

PlayStation 5 e Xbox Scarlett: tutte le novità e caratteristiche

Al contrario di Xbox Scarlett si sa veramente poco, quasi nulla, come se Microsoft avesse deciso di spegnere ogni entusiasmo dei suoi fan per lavorare a fari spenti verso una console che surclasserà tutte le altre. A dispetto della PS5 il team Xbox è molto riservato, anche se il vicepresidente esecutivo dei giochi Microsoft Phil Spencer ha chiarito che la realtà virtuale non è una priorità per loro.

Sebbene nell’immediato nessuno pensasse che Xbox potesse dotarsi di una strumentazione VR, viste l’assenza totale di rumor in merito, l’argomentazione di Spencer va oltre la tecnologia che ha debuttato sulle console. Infatti, egli afferma che è inutile spendere ingenti somme di denaro per la realtà virtuale visto che non esiste un vero mercato per la tecnologia.

Se anche la PSVR di Sony sarà l’unità più venduta in circolazione, Phil Spencer afferma che “nessuno sta spostando milioni per finanziare cuffie VR”, convinto che Sony dovrà attendere molti anni prima di sviluppare un piano marketing redditizio.

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