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Nell’ultimo periodo diversi grandi produttori di smartphone sembrano avere deciso di abbandonare la Cina. Tra questi c’è Apple la quale ha già spostato parte della produzione in India, ma anche un altro colosso sembra sia sul punto di andarsene completamente da quel paese ovvero Samsung. Alcuni rapporti stanno indicano che il primo produttore di smartphone a livello globale hanno avviato le pratiche di licenziamento del personale dell’ultimo polo produttivo cinese

Apparentemente al momento questi licenziamenti sono volontari, ma il termine per questo atto “volontario” è il 14 giugno; non si capisce cosa quale sia l’incentivo all’auto-licenziamento piuttosto che far fare tutto alla compagnia e considerando che le regole da loro non sono le nostre non si può neanche ipotizzare. Comunque sembrerebbe che questa decisione è stata spinta dalla maggior concorrenza che si sta creando proprio all’interno della Cina.

 

Samsung e la produzione di smartphone

Già nel 2018 il colosso sudcoreano aveva spento le luci di un altro polo produttivo ovvero quello di Tianjin. Quest’altra ancora funzionante è il polo di Huizhou il quale è stato fondato nel lontano 1992 anche se la linea di produzione dei telefoni/smartphone è iniziata soltanto nel 2006. Due anni fa, nel 2017, la produzione aveva toccato oltre 62 milioni di unità che in termini percentuali è il 17% dell’intera produzione di smartphone Samsung.

Mentre una volta produrre in Cina era una scelta fatta da moltissime compagnie in giro per il mondo, ormai non è più così. Il paese si è sviluppato esponenzialmente e tenere un polo produttivo lì alla fine presenta solo un’utilità a livello logistico. In ogni caso dopo l’appena 1% di fetta di mercato raggiunto l’anno scorso Samsung sta dicendo addio alla Cina.

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