Google Maps aggiornamentoGoogle Maps è un’applicazione mobile conosciuta in lungo ed in largo nel contesto dei sistemi di esplorazione e navigazione satellitare. Con il nuovo aggiornamento le intenzioni di BigG appaiono chiare, ma c’è stato un tempo in cui si era in balia del dubbio per una funzione specifica dell’app. Scopriamo questa curiosità e che cosa si sta prevedendo con gli ultimi update.

 

Google Maps: 3 funzioni elettrizzanti ed una curiosità “campata per aria”

Pare alla grande il 2019 di Google e delle sue applicazioni. Con il nuovo aggiornamento Google Maps si mette una pietra sopra la competizione con i rivali. A partire dalla nuova versione tutti i dubbi sulla scelta del sistema di navigazione preferito vengono fugati dall’arrivo di 2 funzioni esclusive.

La prima novità consiste nell’aggiunta della segnalazione autovelox. Gli utenti Android ed iOS la stanno già provando e funziona esattamente come ci si potrebbe aspettare. In modalità navigazione con percorso attivo, offre un sistema di alert sonoro in prossimità di speed camera di Polizia in modalità fissa o mobile. Ciò significa che potremo viaggiare senza il rischio di beccare fastidiose multe o fermarci per ritirare la contravvenzione.In secondo luogo c’è una funzione integrativa per i limiti di velocità che mostrano l’andatura massima da tenere in prossimità di strada urbane, interstatali ed autostrade con info aggiornate in tempo reale anche in caso di lavori o ristrutturazioni del manto stradale.

La terza funzione è ancora inedita al pubblico ma è giunta in versione Beta nel canale di prova. Si chiama modalità Google Maps AR e somma alla componente 2D/3D delle mappe statiche anche l’immagine reale in diretta della strada che si percorre. Il tutto funziona tramite la fotocamera. Le indicazioni (con frecce direzionali e apposite icone stilizzate) vengono sovra impresse così da facilitare l’orientamento per vie anguste o poco conosciute. L’abbiamo vista in anteprima.

Una nuova interessante modalità che si somma alla vista di Default e Satellite. E qui veniamo alla nota curiosa. Sapevate che la modalità “Satellite” non si è sempre chiamata in questo modo? C’è stato un tempo in cui Google l’aveva battezzata modalità uccello. Non stiamo scherzando. Immaginate la reazione degli utenti ad una dicitura simile? Ci sarebbe stato parecchio da ridere. Succedeva nel 2005, prima che si meditasse sulla modalità Aeroplano e sulla successiva – ed ormai definitiva – modalità Satellite.

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