aumenti operatori telefonici 2019

Il 2019 è un anno che vedrà presto l’utenza di Tim, Wind 3, Vodafone arrabbiarsi per nuovi aumenti delle tariffe telefoniche. Nonostante gli operatori abbiano smentito prontamente qualsiasi rimodulazione, siamo quasi certi che tali non hanno detto una verità assoluta, visto che non è stato specificato se gli aumenti saranno bloccati per tutto il 2019.

Si sono applicati aumenti senza un reale motivo, mentre questa volta la giustificazione perfetta sarà lo sviluppo del 5G. Dunque perché credere che di aumenti non si parlerà per tutto l’anno tra Tim, Iliad, Vodafone e Wind 3? Parlando solo del 5G, d’altronde gli operatori hanno speso diversi miliardi di euro per avere un pacchetto di frequenze su cui costruire la nuova rete proprietaria. Pertanto i metodi per rientrare dell’investimento non sono molti e, di sicuro, pescheranno dai nostri portafogli.

 

Aumenti operatori telefonici: tra rimodulazioni e prezzi calmierati

Un giorno o l’altro saremo probabilmente costretti a spendere di più in bolletta grazie alle tariffe destinate al 5G. C’è da dire però che il rischio di pagare cifre intorno ai 40 euro al mese, come in Finlandia, non alletta nessuno. Oltretutto, l’utenza potrebbe optare per una permanenza nel più 4G proprio per motivi economici.

Gli aumenti delle tariffe faranno il gioco degli operatori, poiché potranno essere usati come risorsa per rientrare dei costi del 5G, alzando i costi del 4G e bombardando le TV con spot pubblicitari. Nel frattempo potrebbero avviare una campagna marketing molto convincente per invitare l’utenza alla migrazione verso pacchetti su rete 5G.

Il nodo resta quello del prezzo delle tariffe, anche se pare che Tim, Vodafone, Wind 3 stiano lavorando di comune accordo per calmierare i costi de 5G.

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