DVB T2

A partire dal 2020, la TV digitale conoscerà la sua seconda fase di vita grazie all’avvento della DVB T2, la nuova tecnologia che rivoluzionerà il mondo della TV.

L’entrata in atto di tale tecnologia si manifesterà con il mutamento delle frequenze che ora si basano sull’attuale standard denominato DVB T e si concreterà ufficialmente entro il 2022, anno fissato dalle direttive del’Unione Europea.

Il tutto sta avvenendo per liberare le cosiddette “frequenze nobili” o “della banda 700” ovvero quelle che si aggirano tra i i 694 e i 790 MHz, le quali dovranno essere riassegnate alle frequenze mobili dedicate al 4G e 5G. 

Cambiare decoder: si o no?

Ora giunge la domanda fatale: la tv che si ha acquistato un anno fa supporterà queste nuove frequenze o dovremo tornare ad avere un decoder sul mobile così come è successo quando si è traslati dall’analogico al digitale?

Beh, le risposte sono duplici! Purtroppo, in un momento come questo si deve prestare molta attenzione se si ha in mente di acquistare un nuovo televisore poiché, dato che è in atto questo cambiamento, si potrebbe rischiare di comprare una nuova tv che tra qualche mese risulterà obsoleta.

Seppure molti dei modelli usciti in questi ultimi due anni (2017/2018) siano già pronti al supporto del uovo standard, informarsi non fa sempre male, soprattutto se si sta pensando di acquistare un prodotto in offerta.

Ricordiamo quindi che la TV dovrà obbligatoriamente supportare lo standard DVB-T2 e il più recente codec H265/HEVC, altrimenti si dovrà ricorrere all’uso di un elemento esterno, ovvero il decoder.

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