Vi abbiamo già parlato di Google Lens, ovvero l’innovativo Mountain View che permette di identificare gli oggetti semplicemente fotografandoli. Utilizzare Google Lens è abbastanza semplice: basta premere a lungo il pulsante Home e avviare Google Assistant, quindi cliccare sull’icona Lens nell’angolo in basso a destra.

Tuttavia, cosa succede se non si passa da Google Assistant? Beh, a meno che non si acquisti un LG G7 ThinQ in modo da poter accedere direttamente a Lens usando il tasto hardware dedicato, è impossibile fruire il servizio. O meglio, lo era fino ad oggi: Google Lens ha finalmente la sua app standalone, scaricabile dal Play Store.

 

Google Lens sbarca sul Play Store

Importante sottolineare che questo nuovo aggiornamento, lato funzioni, non fa altro che dare un modo rapido per avviare l’app senza passare da Google Assistant. L’app stessa fa ancora parte dell’Assistente Google e il download di questo nuovo aggiornamento non abiliterà Google Lens su dispositivi che non lo supportano.

L’applicazione pesa circa 20 MB di memoria, e questo dato ci svela qualcosa di molto interessante. I colleghi di 9to5Google hanno deciso di effettuare un teardwon dell’apk scoprendo alcuni riferimenti agli sticker AR, i quali sono dunque in arrivo su Lens. Ricordiamo, a titolo meramente informativo, che gli AR Sticker già disponibili nella Google Camera.

Secondo quanto affermato da Google, l’obiettivo è rendere completamente compatibile Lens con tutti i dispositivi caratterizzati dal sistema operativo Android Marshmallow e versioni successive; al momento, purtroppo, non tutti i device lo supportano.

Ancora, l’applicazione riporta un elenco di oltre 100 dispositivi che supportano e supporteranno Google Lens, e tra questi troviamo anche il misterioso ”blueline”, che altri non è che il Google Pixel 3 – la cui presentazione dovrebbe avvenire nel mese di agosto.

 

Articolo precedenteLenovo Moto Z3 sarà identico a Moto Z3 Play: vediamo anche il suo hardware
Articolo successivoInstagram, l’app crasha e non può essere utilizzata: la soluzione