Gli smartphone Pixel di seconda generazione sono i primi device made in Google ad essere caratterizzati da un piccolo chipset proprietario denominato Visual Core. Nella fattispecie, questo processore va a migliorare notevolmente le prestazioni della fotocamera, implementando altresì la tecnologia di HDR+, consumando meno energia rispetto al processore principale dell’applicazione.
Oggi, veniamo a conoscenza del fatto che il chip integrato Pixel Visual Core è solo l’inizio per Google. Big G vuole infatti imitare Apple, la quale è nota per l’estrema ottimizzazione del software dei suoi iPhone.
Hardware perfettamente integrato col software: ecco il segreto. Ma questo a Mountain View lo sanno bene, ed i piani sono chiari. Realizzare chipset proprietari.
I vantaggi sarebbero notevoli.
Uno schiaffo a Qualcomm? Probabile. Ovviamente, questo addio non sarebbe istantaneo. Sicuramente vedremo sempre più chip personalizzati di Google, con funzioni dedicate a vari comparti hardware.
Mountain View ha finalizzato l’acquisizione totale di HTC, che vedrà oltre 2.000 ingegneri hardware passare a Big G – oltre alla cessione di moltissimi brevetti di proprietà intellettuale della taiwanese. Gli ingegneri HTC contribuiranno a sviluppare ulteriormente il reparto hardware per sviluppare e realizzare i migliori dispositivi Pixel di sempre.