La squadra di Etherzero, come era annunciato velatamente e quindi prevedibile, ha deciso di procedere con l’annullamento del fork di oggi 19 gennaio, dal momento che secondo alcuni rumors Etherzero prevedeva possibili indebolimenti di reputazione, dal momento che ci sarebbero state delle complicazioni con gli exchange, che non avrebbero accettato la nuova criptomoneta.
Il Team di EtherZero, attualmente, è composto da 20 persone, provenienti da paesi diversi, come India ed Est Europa, e la maggior parte dei membri del team sono sviluppatori DAPP professionisti, anche se per dirla tutta non famosi. Il progetto, tuttavia, non finisce qui: gira la voce che il team Etherzero abbia già iniziato a lavorare su una nuova ICO, completamente innovativa: che gli hard fork di una casa abbiano solo lo scopo di creare attenzione mediatica per aumentare il prezzo della criptomoneta principale e che quindi gli hard fork siano inutili? Infatti, in questo frangente, il mercato delle criptomonete sente lo scetticismo del popolo interessato: molte delle criptovalute stanno manifestando prezzi al ribasso ma in pratica l’unica ad avere mantenuto una sua posizione rispettabile è stata Ethereum, forse proprio per il nuovo hard fork annunciato e poi smentito.
Ma trattiamo del nuovo fork proposto. L’hard fork aveva come obiettivo la nascita di una nuova criptomoneta, la EtherZero (avente simbolo ETZ) e sarebbe stata distribuita in 116 milioni di gettoni (token), con un incremento pari al 5% ogni anno, il tutto per cercare di stabilizzare sul lungo periodo il prezzo di ETZ attorno al 10% del valore di Ethereum. Se infatti EtherZero rendesse il suo valore di mercato circa al 10% di Ethereum, il prezzo unitario di ETZ raggiungerebbe 70 dollari statunitensi almeno in teoria.
Ethereum e Etherzero cosa cambia…
La nuova Etherzero potrebbe portare per cominciare pagamenti immediati, grazie ad una rete scalabile a due strati: capiamo come ciò rappresenti un bel passo avanti per Ethereum, dal momento che (come appena detto) il prezzo di Ethereum sarebbe aumentato con ogni probabilità. La dimensione dei blocchi sarebbe stata sempre 2 megabyte e l’algoritmo di consenso sempre Proof-of-Work. La nuova criptovaluta ETZ avrebbe fatto il suo ingresso negli exchange come Binance e sarebbe stata supportata dai wallet come Trezor, il Ledger Nano ed altri, ed ogni possessore di ETH al momento del fork avrebbe ricevuto altrettanti ETZ: questo hard fork avrebbe generato una spinta tale che i principali investitori si sarebbero lanciati nell’acquisto di Ethereum con conseguente incremento di valore, ed il cerchio si chiude.
Il fork di ETZ non è l’unico: ci sono molti fork di Bitcoin attualmente solo pochi fork di Ethereum. Tuttavia, tali fork hanno avuto problemi che ha portato come risultato la perdita di fiducia di molte piattaforme commerciali. Tuttavia, almeno questa volta, il nuovo fork di Ethereum avrebbe dovuto cambiare la situazione, facendo diventare più grande Ethereum. La road map sarebbe dovuta cominciare nel gennaio 2018 e terminare nel 2019, con molte fasi intermedie, ma a quanto pare non verrà fatto.