Razer, chi è abituato ad usare il computer per il gaming di sicuro conoscerà questo marchio, un marchio che ci ha abituati ad anni di gadget tamarri, pieni di led colorati, ma soprattutto costosi oltre che a portatili da gioco. A questo giro la compagnia di Singapore ha deciso di proporre ai suoi fan più accaniti, e al resto del mondo, uno smartphone. Annunciato il primo novembre a Londra sarà disponibile in Italia dal 17 novembre, con un prezzo di 769 euro, anche se le prenotazioni sono già partite oggi sul sito della Razer.
Lo smartphone
Guardandolo da vicino, se s’ignorasse il logo presente sul retro, non si direbbe fatto dalla stessa compagnia che mette led colorati anche nei tappetini per il mouse. Sembra quasi noioso da questo punto di vista. Un blocco nero a neanche smussato agli angoli. Questa scelta con molta probabilità è stata influenzata dal fatto che il team dietro alla creazione sia stato Nextbit, una compagnia acquistata dalla Razer a gennaio che era impegnata con la progettazione di uno smartphone: Robin.
Se fin qui non c’è niente di spettacolare, niente fuochi d’artificio o giochi circensi è perché sono racchiusi tutti dentro la scocca di alluminio.
Il processore del dispositivo è lo Snapdragon 835, che con i suoi octa-core è uno dei migliori per dispositivi mobile al momento in circolazione, lo stesso dei Samsung Galaxy S8 Plus, Google Pixel 2 XL e OnePlus 5 per intenderci. A fianco di questo magnifico chipset troviamo 8 GB di RAM, abbastanza per fare quello che si vuole senza rallentamenti, che lavorano fino a 1.600 MHz.
La batteria è di 4.000 mAh, di più delle controparti citate sopra, che con un software ottimizzato a dovere garantirà una sessione di gioco prolungata, addirittura 7 ore. Con la ricarica rapida di Qualcomm, Quick Chare 4+, riesce a caricarsi e ad arrivare all’85% in un’ora.
Il display con i suoi 5,72” pollici, Quad HD IGZO, garantisce una risoluzione di 2.560 x 1.440 pixel (2k) con una frequenza d’aggiornamento di ben 120Hz, il primo smartphone ad arrivare a tanto, quasi quanto un monitor d’alta fascia.
La doppia fotocamera posteriore da 12 megapixel è un altro gioiello di tecnologia. Il primo sensore ha una lente focale f/1.75 mentre il secondo ha un tele zoom da 2X con una lente focale f/2.6. Quando si fa una foto lavorano entrambe le lenti per ottimizzare il tutto e ottenere una foto ad alta risoluzione. Sulla parte frontale invece troviamo una camera da 8 megapixel.
L’audio è fornito da dai due speaker frontali, uno posto in alto e uno in basso; entrambi hanno un amplificatore dedicato. Qui si parla di audio certificato Dolby Atmos che garantisce un suono pulito.
Di spazio ce n’è in abbondanza, ovviamente visto che per la sua funzione dovrebbe poter tenere diversi giochi installati insieme. 64GB espandibili fino a oltre 2TB attraverso lo slot per le microSD.
Il sistema operativo che permetterà a tutta questa tecnologia di funzionare nel migliore dei modi per regalare all’utente la miglior esperienza possibile sarà Android, più precisamente con la versione 7.1.1 Nougat, anche se la Razer ha già affermato che presto arriverà la versione Oreo.
Ma la magia non finisce qui. La Razer ha dotato il dispositivo del suo particolare GSync chiamato Ultramotion che permetterà una sincronizzazione dinamica tra schermo e processore. Questo ci regalerà sessioni di giochi lucido con un altro framrate, oltre che stabile, o una scorrevolezza perfetta quando si scorrono i siti web o le applicazioni. Sul dispositivo è installato anche Game Booster, un software che ci farà decidere ad ogni gioco con che risoluzione vogliamo che venga eseguito o la frequenza massima della CPU.
Perché non conviene comprarlo allora?
Nonostante il prezzo di vendita sia più alto solo del OnePlus 5 (€769 contro €479, mentre gli altri superano gli 800) non è acquisto valido, o meglio, non per tutti. Ma allora per chi è? Cerchiamo di analizzare la situazione.
Una persona normale che cerca un smartphone, anche top di gamma, difficilmente vedrà nel Razer Phone un acquisto interessante in quanto ha diverse pecche evidenti. Sembrerà una cosa stupida, ma qualcuno potrebbe avere qualche difficoltà a sfilarselo di tasca visto gli angoli spigolosi e la sua mole (è più grande anche del Google Pixel 2 XL). Non è a prova d’acqua, il che non un problema così grande, visto anche che vi rimarrà incastrato in tasca. Non ha la ricarica wireless, ha un USB-C, ma allo stesso tempo non ha il jack per le cuffie. Certo non sono problemi così gravi, ma a sto punto meglio puntare su altri prodotti.
Invece un giocatore? In fondo questo smartphone punta a quella fascia di mercato. Lo slogan della Razer non è forse “for gamers by gamers”? Il loro obiettivo era quello di creare un device da gaming, in linea con tutti gli altri loro prodotti. Non è la prima volta che un’azienda ha provato questo esperimento, ma il risultato è stato disastroso: Nokia N-Cage. Quando la Nokia nel 2003 provò ad intraprendere questa strada fallì e tra i motivi c’è quello della libreria dei giochi. Che senso ha comprare un qualcosa quando quello che dovrebbe essere il punto di forza si dimostra quello debole? Con un’assenza di titoli validi da giocare non c’era motivo di comprare quel dispositivo anche perché da lì a poco, nel 2004, uscii il Nintendo DS e la PlayStation Portable. In questo caso la situazione non sembrerebbe tanto diversa, anzi per certi punti di vista è anche peggiore. Al momento non ci sono giochi validi, o se ci sono funzionano tranquillamente anche sugli altri smartphone. È vero che la compagnia madre sta già collaborando con diversi creatori di videogiochi e che alcune case, come la Nintendo, stanno già guardando con interesse al mercato videoludico su cellulare, ma come detto prima ora come ora non ne vale la pena.
Quale smartphone potrebbe essere l’alternativa?
Sicuramente Huawei Mate 10 Pro si rileva molto più conveniente e potente oltre ad essere un top di gamma in grado di garantire delle prestazioni fuori dal comune grazie al Kirin 960.
In conclusione
Non si può negare che sia un dispositivo di notevole fattura, anche se abbastanza dimenticabile dal punto di vista estetico, ma fallisce nell’intento di essere uno smartphone da gaming in quanto non ci sono giochi validi, le cosiddette killer application. Se una console esce senza esclusive in ben pochi la comprano.