Un robot che scelga autonomamente i prodotti dagli scaffali Amazon e li confezioni in modo sicuro per la spedizione. Proprio come fa l’uomo. E’ quello che si è proposto di realizzare il concorso Amazon sponsorizzato alla Conferenza Internazionale della IEEE Robotics and Automation. Portare la robotica a servizio del cliente e, in futuro, sostituire le mani umane.
Gli attuali robot industriali sono in grado di riconoscere molti dei milioni di articoli in vendita su Amazon. Per non parlare di alcune mansioni da essi svolte, come spostamenti e ricollocazione dei prodotti. Grazie a questo concorso, dunque, il gigante delle vendite online ha come scopo quello di capire se ci sono tutti i criteri essenziali affinché la tecnologia robotizzata possa sostituire gli addetti nei propri magazzini.
Il concorso, infatti, è stato organizzato in modo tale che ciascun robot potesse provare a prendere e spostare diversi articoli, tra quelli in genere proposti su Amazon (libri, giocattoli, scatole, palle, occhiali e molto altro). Ad ogni team sono stati assegnati 20 minuti per raccogliere e confezionare il maggior numero possibile di prodotti dagli scaffali progettati appositamente per gli spostanti di piccoli robot autonomi. Le 31 squadre che hanno partecipato ai test hanno guadagnato punti per ogni oggetto posizionato in modo corretto, senza romperlo o danneggiarlo o, ancora, posizionandolo in posti sbagliati.
Camilo Alfonso Perez, dell’Università di Alberta, commenta il suo prototipo di braccio robotizzato a tre dita: “i libri tascabili sottili sono per noi il problema più grande. Sono troppo sottili per il nostro robot e non li vedono, mentre le sue dita sono troppo grandi per prenderli“. Il suo team ha utilizzato uno speciale laser in grado di riconoscere i prodotti. Una tecnologia diversa quella sviluppata dall’Università del Texas, la quale ha progettato una pinza che funziona come mano. Il braccio robotico è dotato di una fotocamera di profondità ideata da PrimeSense (recentemente acquisita da Apple) in grado di “scrutare” gli scaffali e capire in che modo sono disposti gli oggetti al suo interno.
La sfida è stata vinta dal robot dell’Università Tecnica di Berlino, che ha portato a casa il primo premio di 20 mila dollari dopo aver ampiamente dimostrato di essere in grado di prendere e impacchettare ben 10 articoli su 12 durante la prova di 20 minuti. Il portavoce di Amazon, Kelly Cheeseman, ha riferito che sebbene si sia trattato di una buona prestazione, nessuno dei robot può eguagliare gli esseri umani o, addirittura, sostituirli. “Abbiamo già oltre 15 mila robot nei nostri centri che lavorano a fianco dei nostri collaboratori. Queste tecnologie aumentano i posti di lavoro dei dipendenti, rendendoli in molti casi più efficienti. Certamente il ruolo dei dipendenti è ancora vitale“, ha commentato. E per fortuna, aggiungiamo noi!