esim tim wind, tre e vodafoneAnno dopo anno vediamo come lo spazio fisico sui nostri telefoni cellulari diventa sempre più importante e di conseguenza questo viene ottimizzato, andando anche ad eliminare alcuni componenti (si pensi ad ‘esempio al jack 3.5 eliminato nei nuovi iphone). Di pari passo abbiamo visto come, per lasciare spazio ad altri elementi, le nostre SIM (Subscriber Identity Module) stanno diventando sempre più piccole e il prossimo passo sarà sicuramente la eSIM, anche detta softSIM.

In parole povere la eSIM (Embedded Subscriber Identity Module) altro non è che un semplice circuito stampato sulla scheda del nostro cellullare o di qualsiasi altro dispositivo in grado di collegarsi alla rete di telefonia mobile. Questo piccolo chip (già presente in alcuni tablet e dispositivi come smartwatch, ma con la funzione di archiviare dati utili al dispositivo) conterrà tutti i dati che oggi sono contenuti all’interno delle nostre SIM, compreso il codice ICCID. Questo altro non è che quel particolare codice che permette l’identificazione univoca della scheda SIM.
Il nuovo chip, essendo integrato nella scheda stampata, verrà gestito direttamente dal softwre del nostro dispositivo e consentirà di attivare più piani con diversi operatori telefonici.

Questo ci permetterà di attivare diverse promozioni scegliendo tra quelle più convenienti per servizi diversi. Ciò è molto importante perché ci permette di cambiare operatore e offerta tramite software scegliendolo direttamente dalle impostazioni tra i piani tariffari che abbiamo attivato, andando così ad utilizzare quello più conveniente a seconda della situazione in cui ci troviamo. Potremo quindi pensare di attivare una promozione per le chiamate con Vodafone, una per i messaggi con Tre, una dati con Tim, una aziendale con Wind e cosi via.

Attenzione perché potremmo attivare un solo operatore per volta e non sarà quindi possibile rendere attivi più piani tariffari contemporaneamente.

eSIM, addio alla SIM fisica

Oltre a queste comodità non possiamo trascurare quella legata al non dover più copiare i numeri, per evitare di perderli, prima di cambiare la SIM per il passaggio di operatore. Infine non avremmo più problemi d’incompatibilità fisica tra la nostra sim e il telefono (ci si trova spesso con una micro SIM ma il telefono ha un alloggiamento per nano SIM).

Al momento, purtroppo, risulta ancora complicato attivare una softSIM, ciò è dovuto sia al fatto che ancora molti dispositivi non contengono il chip integrato al loro interno, ma soprattutto perché i produttori di telefoni cellulari non hanno ancora creato uno standard univoco di utilizzo del servizio. Per ora solo Apple ha creato un piano chiaro per gli utenti, infatti andando su impostazioni e poi su cellulare sarà possibile attivare la eSIM scegliendo uno degli operatori attivi nella nostra zona da un’apposita scheda che ci apparirà sullo schermo.

Anche la Samsung si è mossa in questa direzione producendo però non uno smartphone ma bensi uno smartwacth, commercializzato in esclusiva da TIM, che consente di attivare una eSIM TIM accoppiando il nostro smartphone tramite una specifica applicazione.

In conclusione possiamo dire che la migrazione è appena iniziata ma che sicuramente nel giro di pochi anni molti di noi avranno una eSIM con che andrà a sostituire la comune SIM del nostro operatore (TIM, Wind, Tre o Vodafone)

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