La nuova società Autostrade dello Stato si occuperà delle autostrade con pedaggi a pagamento
La nuova società Autostrade dello Stato si occuperà delle autostrade con pedaggi a pagamento

Il governo ha deciso di mettere in moto una grande operazione per creare una nuova società che gestirà le autostrade di proprietà pubblica. Questo è stato reso possibile grazie all’approvazione di un provvedimento da parte del Consiglio dei Ministri, su proposta dei Ministri dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, e delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, la società si chiamerà “Autostrade dello Stato Spa“.

 

La nuova società Autostrade dello Stato

In pratica, questa nuova entità si occuperà di gestire le autostrade statali che richiedono un pedaggio. Questa decisione comporta il trasferimento delle attività e delle funzioni legate alle autostrade a pedaggio, che attualmente sono a carico di Anas S.p.a., alla nuova società. Anas S.p.a., d’altra parte, si concentrerà esclusivamente sulla gestione delle strade senza pedaggio. Il tutto rientra in un piano più ampio per ridefinire la connettività su strada e stimolare investimenti.

La novità è che questa società sarà interamente pubblica, sotto il controllo del Ministero dell’Economia ma con un’attenzione particolare anche da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Questa mossa comporta sostanzialmente la divisione di alcune attività di Anas per concentrare le risorse sulle autostrade a pedaggio. Per il Ministro Salvini, è come lanciare una nuova startup sotto il controllo del MEF, ma che è davvero necessaria.

 

Maggiore efficenza e sicurezza

L’obiettivo finale è avere una società che si occupi in modo efficiente delle autostrade pubbliche soggette a pedaggio, che attualmente sono quattro. Si spera in futuro di avere una vera e propria concessionaria pubblica. Si sta anche valutando una revisione delle tariffe dei pedaggi, che al momento variano notevolmente da zona a zona. L’intento è di ridurre il costo di alcuni pedaggi particolarmente alti. Va precisato che si interverrà solo quando le concessioni attuali scadranno, lavorando invece su quelle future per garantire più investimenti a vantaggio degli automobilisti.

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