autostrade

Sulle autostrade italiane il limite di velocità imposto dalla legge è di 130 km/h, mentre si parla di 90 km/h sulle strade urbane. Predisporre la presenza di limiti di velocità è un qualcosa di veramente essenziale per garantire non solo la sicurezza della circolazione delle vetture, ma anche al fine di tutelare la salvaguardia della vita umana. Tuttavia, è piuttosto recente la comunicazione dell’iniziativa del Ministro dei trasporti e delle infrastrutture, Matteo Salvini, di innalzare i limiti di velocità delle autostrade di 20 km/h, arrivando dunque ad un limite massimo di 150 km/h.

Autostrade e nuovi limiti di velocità

Tale notizia ha generato opinioni contrastanti tra coloro che sono favorevoli a questo cambiamento e coloro che invece se ne oppongono attivamente.
Tuttavia anche il Build, ovvero il più famoso giornale della Germania, espone la sua opinione a riguardo. Sostenendo che, quest’ultima, non sia solo un’iniziativa totalmente inutile, ma nasconde un vero e proprio tentativo di populismo. In quanto, aumentare i limiti di velocità di 20 km/h, non consente di certo alle persone di ridurre sensibilmente il tempo impiegato nel percorrere un tratto di strada. Al contrario, l’aumento delle velocità delle automobili sarebbe più rischioso per la vita dell’uomo e potrebbe provocare un maggior numero di incidenti autostradali.
Si ribadisce, dunque, la questione secondo la quale tale comunicazione non abbia in alcun modo a cuore l’interesse delle persone, ma sia solamente una tecnica politica volta allo scopo di ottenere consensi.

Gli studi condotti dall’ AAA

Un recente studio condotto dall’American Automobile Association, sembra non essere totalmente d’accordo con le supposizioni della Germania. In quanto, secondo queste ricerche, un aumento o una riduzione dei limiti di velocità delle autostrade, non determinerebbe né comprometterebbe un aumento o una riduzione significativa delle probabilità di incorrere in incidenti stradali. Al contrario, ciò che potrebbe accadere, è l’aumento delle multe. Per esempio, se prendiamo in considerazione quei casi in cui, per motivi di lavoro stradale, si è costretti a modificare la velocità di guida per una strada che percorriamo quotidianamente, potrebbe capitare che, presi dall’abitudine e dalla quasi-automaticità con cui si percorrono determinate distanze, i guidatori potrebbero avere, almeno all’inizio, delle difficoltà a mantenersi entro i nuovi limiti stabiliti, sia essi inferiori o superiori.
Tuttavia, non sappiamo ancora se l’attuale governo Meloni deciderà di apportare tali modifiche al regolamento stradale. E voi cosa ne pensate a riguardo?

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