Iliad: diffida dell'AGCOM per mancata attivazione del Parental Control

L’AGCOM ha, il mese scorso, emesso una delibera contro Iliad. L’Autorità accusa Iliad di non aver rispettato gli obblighi previsti dalle normative riguardanti il parental control sulle SIM destinate ai minori. La decisione è intrapresa dopo che la società non ha attivato il servizio quando è giunta la notifica di provvedimento. Non attuando azioni che potessero evitare la delibera, ora Iliad rischia una grossa sovvenzione.

La legge stabilisce chiaramente che i contratti erogati dai gestori telefonici riservati ai minori devono necessariamente prevedere tra i servizi attivati al momento della consegna delle SIM i sistemi di controllo parentale o il filtro di contenuti inappropriati per i minori e il blocco di contenuti riservati agli adulti. In caso di violazione di queste specifiche, l’AGCOM ha tutto il potere di ordinare all’operatore, in tal caso Iliad, di restituire le somme ingiustificatamente addebitate agli utenti entro 60 giorni dalla delibera.

Iliad: sessanta giorni per risolvere la situazione

Le Linee guida per l’attuazione della normativa prevedono un periodo di nove mesi per l’adeguamento dell’operatore, che in questo frangente è scaduto lo scorso 21 novembre 2023. Secondo quanto riportato dall’AGCOM, Iliad avrebbe dovuto aggiungere misure tecniche e gestionali per garantire la pre-attivazione dei sistemi di Parental Control su tutte le SIM intestate o riservate ai minori entro tale data, cosa che ovviamente non ha fatto. Anche se il gestore ha emanato una comunicazione ai tutori e ai genitori chiedendo di recarsi in un qualsiasi store per l’attivazione del servizio, l’AGCOM ha scoperto che l’azione non è stata effettuata in maniera diffusa, ma solo per alcuni utenti.

La conseguenza per Iliad è stata per l’appunto la diffida ed ora ha 60 giorni di tempo per adeguarsi alle disposizioni e soli quindici giorni per comunicare le iniziative adottate. In alternativa, Iliad ha la possibilità di fare ricorso al provvedimento e portare l’accaduto in Tribunale. La decisione dell’AGCOM mostra quanto si impegni per garantire che i gestori telefonici garantiscano la sicurezza di ogni utente, a prescindere dalla sua età.

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