Uno degli obiettivi più importanti nel campo della ricerca tecnologica e dell’energia e senza alcun dubbio quello legato alle fonti di elettricità rinnovabile, ovviamente subito viene da pensare ai pannelli fotovoltaici i quali costituiscono una delle maggiori fonti di energie rinnovabili attualmente disponibile sul mercato, quest’ultima è però indissolubilmente legata a un grande problema, i costi di produzione di tale tecnologia sono elevatissimi e portano tra l’altro a intense emissioni di CO2 nell’ambiente.

A tutto ciò bisogna aggiungere poi anche che i pannelli fotovoltaici a celle di silicio stanno raggiungendo abbastanza rapidamente la loro efficienza massima teorica, dunque è diventato fondamentale importanza cercare delle soluzioni alternative in grado di abbattere i costi di produzione proibitivi e allo stesso tempo fornire un’efficienza pari o superiore a quella Dei pannelli convenzionali.

 

I pannelli CGIS

Una possibile soluzione sono i pannelli CIGS, acronimo che descrive i metalli utilizzati per la loro costruzione i quali sono: Rame (Copper), Indio, Gallio e Seleniuro, decisamente rari a parte il rame, ma con costi allo stesso tempo inferiori rispetto alle materie prime utilizzate per la produzione dei pannelli convenzionali.

Negli ultimi anni l’efficienza di questa tipologia di pannello è stata abbondantemente incrementata con l’aggiunta di una peculiarità significativa, i moduli che formano questi pannelli hanno uno spessore decisamente ridotto e di gran lunga inferiore rispetto a quello dei pannelli fotovoltaici al silicio.

Come se non bastasse un team di ricercatori dell’università di Uppsala, È riuscita a incrementare l’efficienza di questi pannelli fino al 24%, un valore inferiore rispetto al 27,8% dei pannelli comuni, ma che lascia intendere come lavorando su tale tecnologia quest’ultima possa raggiungere i livelli di efficienza forse anche superiori a quelli della tecnologia convenzionale attualmente in uso, dettaglio a cui poi bisogna aggiungere dei costi di produzione decisamente inferiori rispetto a quelli standard dei pannelli fotovoltaici al silicio.

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