impronte digitaliUn team di ricercatori ha scoperto come ricreare le impronte digitali di chiunque semplicemente ascoltando il suono emesso dalle dita mentre scorrono sullo schermo di un qualsiasi dispositivo.

I ricercatori – un team di esperti statunitensi e cinesi – potrebbero aver inavvertitamente dato vita ad un sistema di riconoscimento potenzialmente dannoso per la nostra sicurezza online. Infatti, potrebbero esserci profonde implicazioni per i sistemi di sicurezza biometrici utilizzati pressoché ovunque, dagli smartphone alle serrature intelligenti delle porte di casa. Questa nuova tecnica utilizzata per riconoscere le impronte digitali prende il nome PrintListener. Ricostruisce lo schema delle linee papillari di ciascun dito attraverso i segnali acustici che genera.

Gli hacker potrebbero accedere al microfono dello smartphone, o di altri dispositivi che ne possiedono uno, per registrare il suono delle dita e rubare l’impronta digitale. Uno scenario catastrofico che fortunatamente al momento è ancora impossibile. “A causa del suo uso diffuso, la fuga di impronte digitali può causare il furto di informazioni sensibili, perdite di denaro e di dati personali. Si potrebbe verificare persino un potenziale problema di sicurezza a livello nazionale”.

Dati a rischio, potrebbe essere presto possibile rilevare le impronte digitali a causa del suono emesso dalle dita sullo schermo

“Lo scenario di attacco di PrintListener è ampio e attualmente ignoto. In teoria, deve solo registrare il suono dello sfregamento delle dita degli utenti e può essere sfruttato con facilità”. Utilizzando PrintListener in “scenari realistici”, i ricercatori sono stati in grado di ottenere una ricostruzione parziale dell’impronta digitale di un utente nel 27,9% dei casi e una ricostruzione completa nel 9,3% dei casi. I potenziali modi per proteggersi dalla clonazione delle impronte digitali includono protezioni per lo schermo specializzate sui dispositivi mobili, sebbene potrebbero essere sviluppate anche nuove tecniche di analisi del suono.

La migliore contromisura per evitare il furto delle impronte è cambiare il modo in cui interagiamo con smartphone e display. Non è, in ogni caso, una scoperta da sottovalutare. Si prevede che il mercato di dati biometrici globale, nello specifico delle impronte digitali, varrà quasi 75 miliardi di dollari entro il 2032, rispetto ai 21 miliardi di dollari del 2022.

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