Il lungo viaggio del servizio di Televideo e la sua risonanza nel tempo
Il lungo viaggio del servizio di Televideo e la sua risonanza nel tempo

Il Televideo, servizio di teletext offerto dalla televisione pubblica italiana, rappresenta una testimonianza persistente della storia mediatica italiana. Introdotta nel 1984, questa piattaforma ha rivoluzionato la fruizione delle notizie molto prima dell’avvento di Internet, consentendo agli spettatori di consultare gratuitamente le ultime informazioni direttamente dalla propria TV. Nonostante siano trascorsi ben 40 anni dal suo debutto, il Televideo è ancora operativo, offrendo circa 800 pagine accessibili tramite l’apposito pulsante del telecomando.

 

I momenti iconici del Televideo nella storia italiana

La tecnologia alla base del Televideo è il teletext, che originariamente sfruttava i “tempi mortinei segnali analogici tra un’immagine e l’altra nei televisori a tubo catodico. Oggi, con la tecnologia moderna, non ci sono più queste limitazioni, e i televisori ricevono contemporaneamente sia le informazioni di riproduzione dell’immagine sia quelle per le pagine teletext.

Il Televideo ha una storia internazionale, con le sue radici nel teletext britannico del 1974. In Italia, la sperimentazione iniziò nel 1981, e l’anno successivo il Televideo fu ufficialmente lanciato, sostituendo il monoscopio con pagine dimostrative. Durante gli anni ’80, fu introdotta la pagina 777 per i sottotitoli, e nel 1986, il primo film trasmesso con questo servizio fu “La finestra sul cortile”.

Negli anni ’90, anche Mediaset presentò un servizio simile chiamato Mediavideo, basato anch’esso sul teletext. Nonostante la sua longevità e il contributo alla diffusione delle informazioni, il Televideo ha subito un calo di popolarità con l’avvento del web, e gli accessi sono diminuiti, sebbene le statistiche precise siano difficili da ottenere.

 

Sfide e prospettive nell’era digitale

Oggi, il Televideo rappresenta un pezzo di storia televisiva italiana, un’icona persistente di un’era precedente all’era digitale. La sua sfida attuale consiste nel rimanere rilevante e competitivo in un mondo dominato dalla connettività online. Mentre continua a offrire un servizio affidabile, il teletext italiano deve affrontare la realtà di un pubblico sempre più orientato verso le piattaforme digitali. La sua sopravvivenza dipenderà dalla capacità di adattarsi e integrarsi con successo nel panorama mediatico in continua evoluzione.

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