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I colloqui di lavoro sono un modo diretto per permettere ai datori di lavoro di conoscere i candidati per una posizione aperta presso la loro azienda. Dopo l’analisi dei Curriculum Vitae, i candidati più promettenti vengono invitati per un colloquio in cui è possibile parlare e conoscere meglio la persona.

Nel momento in cui si raggiunge un incontro con i recruiter, i candidati devono fare di tutto per fare un’ottima impressione. Oltre a parlare delle proprie esperienze, degli studi e delle passioni, l’obiettivo dei reclutatori è quello di valutare le soft e le hard skill.

Si tratta delle competenze acquisite in relazione alla posizione specifica ma anche al modo di comportarsi nell’ecosistema lavorativo. Tra le soft skills spiccano il team work, l’attenzione ai dettagli, la capacità di programmare e pianificare e molto altro ancora.

 

Il colloquio di lavoro è un momento importante per i candidati e i recruiter, bisogna prestare attenzione a tutti i modi in cui si può essere valutati durante l’incontro

Le soft skills sono difficili da valutare durante un breve incontro e, per questo motivo, i recruiter possono sottoporre ai candidati un test a loro insaputa. Chiaramente non si tratta di pratiche o prove misteriose quanto piuttosto di valutazioni attitudinali relative al carattere di ciascuno.

I primi minuti di un incontro sono quelli fondamentali in quanto, come diceva Oscar Wilde “non esiste una seconda occasione per fare una buona prima impressione“. Alcuni recruiter hanno iniziato ad adottare una tecnica semplice ma efficace per testare i candidati e valutare il loro carattere.

Prima di iniziare un colloquio, offrono loro un caffè, un bicchiere d’acqua o un the. Sebbene possa sembrare una gentilezza per stemperare la tensione e far rilassare la persona, questo è un test vero e proprio.

Infatti, se il candidato accetta, potrà portare la tazza o il bicchiere con se in fase durante il colloquio. Tuttavia, una volta terminato l’incontro scatta la valutazione. Se il candidato saluta il recruiter e se ne va, dimostra di non tenere all’ordine e alla pulizia in azienda.

Se, invece, il candidato chiede dove poter riporre la tazza sporca o dove buttare il bicchiere utilizzato, dimostra di essere attento ai dettagli e alla pulizia degli ambienti comuni. Un valore aggiunto che permette di fare una buona impressione agli occhi dei recruiter.

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