Auto e aumento anidride carbonica L’emissione di anidride carbonica sta aumentando andando contro ciò che sono gli obiettivi ambientali dell’Unione Europea. Negli ultimi trent’anni, infatti, l’UE ha compiuto progressi importanti per la riduzione di gas serra, ma nonostante ciò il settore dei trasporti continua a primeggiare nelle emissioni.

 

 

Anidride carbonica: le auto elettriche sono la soluzione

Secondo i rapporti dell’Unione Europea, dal 1990 al 2021 le emissioni di gas serra sono diminuite molto. La quantità di emissioni causate dall’approvvigionamento energetico si è ridotta del 44% (passando da 5000 milioni di tonnellate a poco più di 3.500 milioni). Ridotte anche le emissioni delle industrie e dei rifiuti con il 35% in meno, ed anche dei settori residenziali e commerciali con il -27%. D’altra parte però il settore dei trasporti ha aumentato di molto le emissioni di anidride carbonica. Secondo questi rapporti, le autovetture sono responsabili del 23% delle emissioni di gas serra in tutta l’Unione Europea.

L’aumento delle emissioni nel settore dei trasporti può essere correlato all’aumento del numero delle auto. Le autovetture rappresentano il 56% di emissioni nel settore dei trasporti, subendo un aumento del 15% rispetto al 1990. Insieme alle auto, anche i camion e furgoni svolgono un ruolo fondamentale, rappresentando infatti rispettivamente il 27% e l’11% delle emissioni nel settore. Tutto questo, nonostante la riduzione di chilometri percorsi all’anno, che da 13.000 km passa a poco più di 11.000 km.

Il regolamento europeo sulle emissioni di anidride carbonica non è quindi bastato, ed è veramente preoccupante visto l’obiettivo di ridurre le emissioni del 55% entro il 2030. Secondo l’Europa l’unica chiave per raggiungere questi obiettivi è tramite le auto elettriche. Si deve infatti puntare ad una disponibilità più ampia delle batterie, ad infrastrutture per la ricarica migliori ma soprattutto ad affrontare la questione dei prezzi. Quindi, mentre da un lato le postazioni di ricarica devono essere più presenti sul suolo europeo, infatti il 70% è situato solo in Francia, Germania e Paesi Bassi. Dall’altro lato si deve ridurre il prezzo delle autovetture elettriche. Entrambi sono obiettivi che, nonostante le varie innovazioni, non sono facili da raggiungere.

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