"costituzione" per le intelligenze artificiali

Google si ispira al mondo dei classici della letteratura creando una vera e propria “costituzione” per le intelligenze artificiali. Isaac Asimov ci aveva visto lungo, in uno dei suoi romanzi più celebri, creò le regole fondamentali per i robot in modo da non essere motivo di pericolo per gli esseri umani.

 Google getta le basi per un futuro in cui le intelligenze artificiali saranno sempre più presenti nella nostra vita quotidiana. Per fare ciò, abbiamo bisogno che esse siano programmate affinché non rechino danni a noi umani.

Google: quali sono i punti della “costituzione” per le intelligenze artificiali?

L’azienda californiana si ispira appunto alle tre leggi della robotica del grande Asimov. Questa “costituzione” è descritta come una serie di “suggerimenti incentrati sulla sicurezza” al fine di evitare compiti che coinvolgano esseri umani, animali, apparecchi elettrici e oggetti appuntiti.

Google ha inserito anche un kill switch fisico per disattivare istantaneamente il robot. Inoltre è programmato per non superare una certa soglia di forza.

L’esperimento

Big g ha implementato una flotta di 53 robot in 4 diversi edifici, conducendo più di 77.000 test. Alcuni di essi erano controllati a distanza, mentre altri erano più autonomi lavorando sulla base di uno script utilizzando il modello di apprendimento AI Robotic Trasformer.

Diversi tipi di robot

Bisogna specificare che esistono varie tipologie di robot. Ovviamente, in base al tipo di lavoro che dovranno svolgere sono costituiti da caratteristiche diverse. Ad esempio, esistono dei robot che dovranno svolgere dei compiti ripetitivi, questa categoria verrà utilizzata specialmente nelle fabbriche.

Altra categoria invece, è quella dei robot dotati di intelligenza artificiale. Questa categoria svolgerà mansioni che richiedono una sorta di “ragionamento” e per fare ciò hanno bisogno appunto di un “cervello artificiale”

Come scrive James Barrat nel libro “La nostra invenzione finale” l’intelligenza artificiale potrebbe essere la protagonista assoluta della storia del terzo millennio. Sperando che questa storia non sia raccontata da George Orwell.

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