Terra

Il 3 gennaio 2024, la Terra ha raggiunto il perielio, il punto più vicino al Sole lungo la sua orbita ellittica. Nonostante questa vicinanza apparente, l’inverno nell’emisfero settentrionale continua. La distanza tra la Terra e il Sole durante il perielio è di poco più di 147 milioni di chilometri, la più breve dell’anno.

L’ellittica forma dell’orbita terrestre determina il perielio, dove la Terra si avvicina al Sole, l’afelio, invece è il punto più lontano. Questi fenomeni si verificano rispettivamente a gennaio e luglio di ogni anno. Eppure, la variazione di distanza, sebbene di milioni di chilometri, non influenza significativamente le stagioni. La causa principale delle variazioni climatiche è l’inclinazione dell’asse terrestre, che determina l’angolo con cui la luce solare colpisce la Terra.

La Terra ha toccato il perielio, ma questa distanza non modifica le stagioni

Contrariamente al pensiero comune, il perielio della Terra, durante l’inverno settentrionale, non implica un riscaldamento immediato. L’alternanza delle stagioni è principalmente guidata dall’inclinazione dell’asse e dalla rivoluzione terrestre intorno al Sole. L’emisfero inclinato più direttamente verso il Sole sperimenta l’estate, indipendentemente dalla distanza. Ad esempio, mentre l’emisfero boreale affronta l’inverno, nell’emisfero australe è estate.

In breve, la Terra può avvicinarsi al Sole durante il perielio, ma è l’asse inclinato e la posizione orbitale che determinano le stagioni, mantenendo l’inverno nell’emisfero settentrionale, nonostante la prossimità apparente al nostro astro.
Si tratta, in ogni caso, di un evento astronomico interessante che è sempre opportuno conoscere per una maggiore e migliore comprensione del pianeta in cui viviamo e che continua ad ospitarci.

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