Nell’astronomia un brillamento solare o stellare è una violentissima esplosione di materia verso l’esterno che si sprigiona dalla fotosfera ed ha la potenza di decine di milioni di bombe atomiche, si tratta di un fenomeno che porta al rilascio di particelle cariche verso l’esterno che viaggiano a velocità elevatissime sotto forma di nuvole elettroniche che poi colpiscono ciò che trovano lungo la strada.

Il Sole ovviamente essendo una stella anch’esso ogni tanto presenta i medesimi fenomeni che, alle volte, sono rivolti anche verso il nostro pianeta, il quale senza la sua magnetosfera subirebbe danni a dir poco catastrofici a causa della potente energia emessa da questi fenomeni, per fortuna però essendo le particelle cariche la magnetosfera riesce a imbrigliarle e fermarle prima che possano causare danni alla vita sulla Terra, ciò porta poi alla ionizzazione dell’atmosfera che una volta carica, rilascia l’energia sotto forma di emissione luminosa generando le così dette aurore.

 

Un brillamento molto potente

Il Solar Dynamics Observatory (SDO) proprio nella giornata di giovedì 14 Dicembre ha ripreso un brillamento decisamente potente sulla superficie del Sole, è stato così classificato come X2,8, X è la categoria più elevata assegnabile tra i brillamenti, 2,8 è un coefficiente che varia da 1 a 9.

I brillamenti generalmente si verificano sulla superfice laddove avviene un ricongiungimento tra le linee di campo magnetico della stella in questione lasciando poi spazio ad una macchia solare.

Si tratta dell’ennesimo brillamento che però fortuna non ha creato nessun tipo di disagio sulla Terra e nessun disturbo alle comunicazione per via elettromagnetica.

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