Più passa il tempo più le persone cominciano a rendersi conto che potrebbero rischiare tanto utilizzando le IPTV. Più volte infatti le persone si sono ritrovate a dover fare i conti con qualcuno che gli raccontasse di quanto siano aumentati i controlli.
Effettivamente i vertici sono stanchi di vedere alcune organizzazioni riuscire a rubare il traffico dei grandi colossi del mondo pay TV, generando entrate illegali e non controllate dallo Stato. A tal proposito i controlli si sono effettivamente inaspriti, con l’aiuto delle grandi aziende che si occupano di trasmettere sulla TV a pagamento. DAZN, SKY e Mediaset ad esempio stanno dando manforte agli organi competenti per provare a distruggere il fenomeno della pirateria.
Nonostante questo molte persone sono ancora iscritte ad alcune piattaforme e pagano degli abbonamenti per beneficiare del IPTV. Proprio per questo è meglio ricordare quali sono i rischi che si possono correre in determinate situazioni.
IPTV, cosa si rischia e come agisce l’AGCOM per bloccare i siti
Ormai da luglio 2023 è stata varata una nuova legge che renderà la vita difficile alle IPTV. Con questa infatti le autorità si impegnano a individuare subito le piattaforme che trasmettono contenuti in maniera illegale e a chiuderle.
Sono stati conferiti molti più poteri ad esempio all’AGCOM, che infatti potrà dare il suo apporto proprio nella chiusura: tramite i suoi mezzi può individuare in 30 minuti la piattaforma chiudendola. Dopo aver fatto questo si passerà ad identificare le persone con multe che arriveranno fino a 5000 € e con la sanzione per chi vende il servizio ancora più alta. In quel caso si potrà arrivare fino a 3 anni di carcere.