Google

Il colosso di Mountain View, Google, aveva fatto un annuncio importante nel corso del suo ultimo evento “Google I/O”.
L’azienda aveva infatti parlato dell’implementazione di una nuova funzionalità, chiamata SGE, ovvero Search Generative Experience, che fosse in grado di offrire ai suoi utenti servizi simili a quelli garantiti da ChatGpt.
È proprio su questa linea che Google, ha annunciato l’arrivo di nuove funzioni ed abilità garantite dalla nuova applicazione dell’ intelligenza artificiale.

Google SGE, ecco come funziona

Partendo direttamente dalla barra di ricerca Google, gli utenti potranno ora fare una richiesta specifica di ciò che cercano e, l‘intelligenza generativa, risponderà con la creazione di immagini realizzate ad hoc, piuttosto che con un asettico elenco di siti web.
Allo stesso modo se si intendono generare bozze di testo.
Tutto ciò che l’utente online dovrà fare è semplicemente scrivere una richiesta ( in linguaggio normale) e premere il tasto Invio, proprio come se fosse una normale ricerca.
Per esempio, se si cerca un canguro con un cappello da chef, l’intelligenza generativa di Google provvederà a fornire quattro opzioni di immagini, realizzate specificamente per la richiesta.
Inoltre, attivando Google Lens sulle immagini appena generate, questo mostrerá alcuni oggetti reali che corrispondono a quanto appena riprodotto graficamente dall’IA.
Tali immagini, così come anche i testi (nel caso per esempio si voglia qualche consiglio su come scrivere una mail ) saranno scaricabili e modificabili.

Termini e condizioni d’uso

Tuttavia, al fine di controllare e disciplinare l’attività di questo tipo di tecnologie, cosicché non possano essere utilizzate per scopi malevoli, Google ha stabilito che esse siano disponibili esclusivamente per chi ha raggiunto la maggiore età ed abbia aderito al programma SGE.
In più, ogni progetto presenterà il watermark di Google, così che non possa essere confuso con progetti originali.
Ma, almeno per il momento, tutte queste novità sono disponibili solamente per gli Stati Uniti ed in lingua inglese.
Non sappiamo se e quando arriveranno anche a noi.
In tutti i casi, si raccomanda sempre l’utilizzo coscienzioso e consapevole di tali tecnologie.

Articolo precedenteAttenzione: la nuova malattia del 2023 riguarda le auto elettriche
Articolo successivoÈ più conveniente un auto elettrica o una termica? Ecco la risposta