Amazon, la TRUFFA dei prezzi con algoritmo

Non sembra essere un periodo troppo favorevole per Amazon, siccome ci sarebbe una causa in corso con la FTC americana che avrebbe lanciato l’accusa di attività monopolistica. Il colosso del mondo e-commerce infatti non troverebbe pace, siccome un altro problema sarebbe venuto fuori improvvisamente.

Stando ad alcuni report, Amazon si sarebbe servita di un algoritmo utile per aumentare i prezzi dei prodotti presenti nelle sue categorie. Questo, che prenderebbe il nome di Project Nessie, sarebbe stato già individuato da diverso tempo. Già all’interno delle carte mandate a processo durante la causa intentata proprio dalla FTC di Washington, si parlava di questo algoritmo.

Amazon e Project Nessie, come funziona l’algoritmo secondo i report

L’algoritmo di cui si parla insistentemente in queste ore, aiuterebbe Amazon ad alzare ed abbassare i prezzi tenendo conto dell’operato delle aziende rivali. Se ad esempio Walmart non alza i prezzi, l’algoritmo riduce quelli di Amazon. Al contrario Nessie si occuperà in automatico di alzarli. Questo tipo di attività avrebbe contribuito ad incrementare il guadagno di Amazon, ovviamente in maniera artificiale. Bisogna comunque chiarire che al momento queste indiscrezioni non sono fondate al 100%.

Invitiamo Amazon a accelerare la rimozione delle restrizioni presenti nei suoi documenti, consentendo al pubblico americano di comprendere fino a che punto le sue pratiche monopolistiche possano essere illegali“, ha comunicato Douglas Farrar, portavoce della FTC, in un’intervista al Wall Street Journal a seguito della pubblicazione del rapporto.

In risposta alle affermazioni avanzate dalla FTC, Amazon ha dichiarato che “l’agenzia ha commesso errori sia riguardo ai fatti che alla giurisprudenza del caso. Siamo determinati a dimostrarlo quanto prima in tribunale“.

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