Temu accusata essere come un malware

Grizzly Research, una società che si occupa di analisi delle aziende quotate in borsa, ha lanciato in un recente report un’accusa molto grave all’applicazione di shopping Temu. Il nuovo sistema di fast fashion potrebbe avere scopi insidiosi.

Secondo l’analisi, Temu non soltanto nasconderebbe una minaccia che mina la sicurezza e la privacy di tutti gli utenti ad essa registrati, ma addirittura potrebbe costituire un pericolo per gli Stati Uniti. Gli esperti sono giunti a questa conclusione dopo aver scansionato il codice dell’app, scoprendo alcune caratteristiche solitamente presenti nei malware più pericolosi.

Temu: dovrebbe essere disinstallata?

Durante le loro ricerche, gli esperti hanno evidenziato delle funzioni nascoste nell’app che permettono l’espropriazione di tutti i dati presenti sugli smartphone degli utenti, senza chiedere il loro consenso. Non si tratterebbe quindi di un’unica funzionalità, ma di molte. Secondo quanto riportato, Temu avrebbe dunque tutte le caratteristiche per agire contro gli interessi dei suoi clienti.

Per tale ragione, nell’analisi pubblicata, il team di Grizzly Research ha evidenziato l’impellente necessità di rimuovere Temu dagli store e di disinstallarla dai dispositivi. Negli USA la raccolta dei dati personali nei database potrebbe rappresentare una minaccia in più dovuta alle tensioni del Paese con la Cina. Il Congresso degli Stati Uniti, seriamente preoccupato, sta considerando di attivare una legge che permetterebbe di vietare l’ingresso all’applicazione nel loro Paese. Il loro obiettivo sarebbe quindi quello di preservare i dati personali degli utenti, bloccando l’accesso alle aziende aventi legami con la Cina.

Non è stata solo Grizzly Research a mettere in evidenza questo terribile fattore. Ad essa si è unita infatti la società di sicurezza informatica svizzera Joe Security LLC. Questa utilizza uno strumento specifico di Deep Malware Analysis che ha classificato Temu come un software maligno. Quello che preoccupa di più è sicuramente il fatto che l’applicazione è stata già scaricata da oltre 100 milioni di persone negli ultimi 9 mesi. La popolarità raggiunta in Europa e negli Stati Uniti potrebbe quindi significare che tantissimi dati personali siano già stati utilizzati per scopi disdicevoli.

 

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