Oscurato dall’evento di lancio del Samsung Galaxy S23 Ultra e dei suoi fratelli più economici, Vivo ha annunciato il rilascio globale di Vivo X90 e X90 Pro all’inizio di febbraio.

Ci sono alcune cose che rendono speciale il Vivo X90 Pro e alla quale vale la pena dare un’occhiata. Per cominciare, è uno dei pochi dispositivi mobile dotati del processore Dimensity 9200, ovvero il top di gamma di casa Mediatek e viene fornito anche con il proprio co-processore di imaging, il Vivo V2. Ancora più interessante è il sensore utilizzato nella sua fotocamera principale, l’eccezionale Sony IMX989 da un pollice, il più grande mai disponibile sugli smartphone. Finalmente oggi, dopo diversi giorni di prova, siamo pronti a parlarvene in questa recensione completa.

Confezione:

La scatola con la quale vi arriva il Vivo X90 Pro ha una finitura elegante, rivestita con un materiale simil pelle che da un aspetto premium all’intera confezione e molto piacevole al tatto. Al suo interno potete trovare:

  • il Vivo X90 Pro;
  • una custodia di buona plastica trasparente;
  • vari manuali d’istruzioni;
  • lo spillo per aprire lo slot delle nano sim;
  • il potente caricatore a 120W completo di cavo USB-C da 6 A;

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Design e materiali:

Abbiamo dei sentimenti contrastanti sul design del Vivo X90 Pro, ma non si può negare che sia un dispositivo costruito sapientemente e con materiali di alta qualità. Siamo fan della finitura in finta pelle nera che trovate sul retro del device, che lo rende molto elegante e lo aiuta a distinguersi tra il mare di lastre di vetro.

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Il Vivo X90 Pro ha una certificazione IP68 che dovrebbe mantenere il dispositivo al sicuro sia dalla polvere che dall’acqua, mentre lo schermo è realizzato da Schott Xensation α – un recente rivale del popolare Gorilla Glass.

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Ci è piaciuto anche il fatto che, nonostante sia uno smartphone abbastanza grande in generale, sia comodo e ingannevolmente leggero nella mano. Diciamo ingannevolmente perché pesa 215 g sani, ma in qualche modo sembra portare bene il suo peso.

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Il comparto fotografico sporge dalla scocca del Vivo X90 Pro un buon mezzo centimetro, ed è un po’ fastidioso per il fatto che solo tre delle lenti sono reali. Il quarto cerchio in basso a destra è semplicemente il punto in cui la quarta camera è presente sul più potente X90 Pro +, che viene venduto solo in Cina. Tuttavia, le fotocamere nel loro insieme sono abbastanza potenti da giustificare le dimensioni del comparto sulla scocca. Bisogna imparare a convivere con il suo design.

Comparto multimediale:

Il display del Vivo X90 Pro è un grande pannello AMOLED da 6,78 pollici, con bordi curvi che lo mantengono comodo da maneggiare. La risoluzione 1260 x 2800 è abbondante, anche se è vero che è un calo rispetto a quello dell’anno scorso X80 Pro, che ha confezionato un display QHD+, come fanno anche molti rivali top di gamma.

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Tuttavia, il refresh rate a 120 Hz non è nulla di cui lamentarsi, ma è un peccato che Vivo non abbia utilizzato un moderno display LTPO con una frequenza di aggiornamento completamente dinamica da 1-120Hz, che consentirebbe al dispositivo di risparmiare la batteria quando non è necessario un aggiornamento rapido. La luminosità di picco di 1300 nit non è male, ma ancora una volta puoi trovare leggermente meglio altrove come sul Galaxy S23 Ultra se hai spesso bisogno di usare il dispositivo sotto i raggi diretti del sole.

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Tutti piccoli nei dello schermo del Vivo X90 Pro, che non è sicuramente il migliore in giro, ma è ancora eccellente. È luminoso, incisivo e attraente, con il supporto HDR10+ per i contenuti applicabili. A meno che le specifiche dello schermo non siano la tua specialità di Mastermind, troverai molto da amare qui.

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Gli altoparlanti stereo sono un po’ più deludenti, ossia: sono accettabili. Troviamo difficile entusiasmarci troppo per gli speaker incorporati, poiché questi sono abbastanza comuni: sufficientemente buoni per riprodurre musica o effettuare chiamate in vivavoce, ma con alcune evidenti restrizioni. Insomma, non abbiamo avuto sicuramente l’effetto wow.

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Comparto hardware:

Il Vivo X90 Pro è dotato di un hardware di fascia alta che include il processore MediaTek Dimensity 9200. Abbiamo testato con interesse lo smartphone poiché abbiamo scoperto che il processore è in grado di competere facilmente con lo Snapdragon 8 Gen 2 di Qualcomm, senza troppi problemi.

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Vivo ha fatto una scelta audace abbandonando Qualcomm proprio quando l’azienda americana ha finalmente risolto i problemi relativi ai consumi e alle prestazioni. Tuttavia, non si dovrebbe considerare il MediaTek come una scelta inferiore. Infatti, il SoC a 4 nm ha un’architettura simile a quella dello Snapdragon e offre le stesse potenzialità in termini di prestazioni e connettività.

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Abbiamo scoperto che il Vivo X90 Pro è ancora più solido nella gestione dei giochi rispetto ai suoi concorrenti diretti. Le temperature rimangono costanti e la Mali G715 offre prestazioni grafiche impeccabili, garantendo sempre un’esperienza di gioco fluida. Per quanto riguarda le operazioni quotidiane, lo smartphone si dimostra sempre rapido ed efficiente, rispondendo prontamente alle richieste dell’utente. Questo è dovuto anche alle memorie UFS 4.0 (disponibile solo in taglio da 256 GB) e ai 12 GB di RAM LPDDR5X, che svolgono un ruolo importante nella fluidità generale del dispositivo.

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Il Vivo X90 Pro è alimentato da una batteria da 4.870 mAh, rispetto ai 4.700 mAh del vivo X80 Pro e ai 4.450 mAh dell’X70 Pro. La batteria è stata suddivisa in due celle separate in modo da poter supportare la ricarica rapida incredibilmente veloce da 120 W.

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Vivo promette il 50% di carica in 8 minuti e possiamo confermarlo: l’X90 Pro si è ricaricato al 30% in 5 minuti e al 50% nitido in 8 minuti. Una ricarica completa invece ha richiesto circa 24 minuti, un risultato comunque eccezionale se paragonato ad alcuni suoi competitor con la stessa ricarica rapida.

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Infine l’autonomia del Vivo X90 Pro è lodevole, si arriva tranquillamente a fine serata senza troppi problemi. Tuttavia, finire l’energia qui non è un problema grazie alla ricarica veloce da 120 W.

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Software:

Il Vivo X90 Pro avvia Android 13 con uno strato proprietario in cima, che varia a seconda di dove ti trovi nel mondo. La versione destinata alla Cina si chiama Origin OS 3, mentre in Italia otteniamo il Funtouch OS “internazionale”.

Il colore dell’accento predefinito qui è il blu e può essere controllato tramite l’interfaccia della tavolozza dei colori AOSP di Android 13. Un potente motore di tematizzazione è ancora presente.

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Il cassetto delle app ha una categoria di app consigliate espandibili in alto (quelle più comunemente utilizzate), mentre l’utilizzo dello scroller verticale a destra evidenzierebbe le app che iniziano con la lettera selezionata.

Nel sottomenu Effetti dinamici, Vivo ha raggruppato una serie di opzioni di personalizzazione per la schermata iniziale, la schermata di blocco e gli effetti di animazione. Ci sono anche varie animazioni di ricarica e riconoscimento facciale.

In generale, Funtouch OS è una skin abbastanza semplice e leggera, ben ottimizzata con il resto del comparto hardware.

Comparto fotografico:

Vivo è sempre stato imprevedibile quando si tratta dei suoi sistemi di telecamere. Ogni nuova generazione offre un numero diverso di camere, sensori diversi, obiettivi diversi, metodi di stabilizzazione diversi e zoom ottico diverso. L’unica costante è la partnership tra Vivo e Zeiss: la collaborazione significa ancora una volta che le lenti hanno quello che gli specialisti dell’ottica tedesca chiamano rivestimento T.

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Il Vivo X90 Pro ha tre telecamere sul retro: una principale da 50 MP, un teleobiettivo da 50 MP (ritratto) e un’ultrawide da 12 MP, tutti dotati di autofocus e acquisizione video 4K.

X90 Pro è il primo dispositivo Vivo a utilizzare il sensore da 1″, lo stesso Sony IMX 989 che abbiamo visto su Xiaomi 12S Ultra, ed è il momento clou di questo nuovo sistema. Quello che devi sapere su questo sensore da 50,3 MP è che è il più grande attualmente disponibile su uno smartphone. Il sensore si trova dietro una lente stabilizzata (OIS) da 23mm f / 1,75 con vetro ad alta trasmissione (1 vetro + 7 pezzi di plastica e rivestimento Zeiss T). Infine, la fotocamera principale supporta l’autofocus assistito al laser e l’acquisizione di video fino a 8K 24 FPS.

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Il teleobiettivo si basa su un sensore Sony IMX758 da 1/2,4″ da 50 MP con filtro a colori Quad-Bayer e un obiettivo (OIS) stabilizzato da 50 mm f/1,6. C’è l’autofocus, ovviamente, e la registrazione video 8K 24 FPS è di nuovo disponibile.

La camera ultrawide invece, utilizza un sensore Sony IMX663 da 1/2,93″ che supporta l’autofocus a doppio pixel. L’obiettivo per questa fotocamera è 16mm f/2.0. Le funzionalità video qui raggiungono il massimo a 4K 60 FPS.

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Infine, la fotocamera selfie racchiude un sensore Samsung S5KGD2 da 32 MP con un filtro colore Tetracell. Il sensore si trova dietro un obiettivo 24mm f/2.45, la messa a fuoco è fissa. Questa fotocamera supporta la registrazione video fino a 1080p 60 FPS.

Le foto con la camera principale sono incredibilmente dettagliate, con nitidezza equilibrata e un aspetto piuttosto naturale. Non c’è rumore tra i campioni e non ci sono tracce visibili della sua rimozione. Tutte le foto mostrano una gamma dinamica eccezionale, anche se a volte viene a scapito di un contrasto leggermente ridotto. I colori sono incisivi e vivaci, un po’ troppo saturi di quello che sembravano nella realtà, ma comunque accettabili. Nel complesso, le foto che abbiamo scattato con la fotocamera principale sono tra le migliori che puoi ottenere da uno smartphone in questi giorni.

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Le foto in condizioni di scarsa luminosità scattate con la fotocamera principale sono esemplari: i dettagli risolti sono eccellenti, l’esposizione è eccezionale, la riduzione del rumore merita lode e la saturazione del colore è adorabile. Ancora meglio, ci è piaciuta anche la gamma dinamica e ci sono pochi punti salienti.

La modalità notturna non fa differenza nella maggior parte dei casi, poiché sospettavamo che l’output predefinito fosse già simile alla modalità notturna, impilato e migliorato. Tuttavia, ovviamente la qualità è notevolmente inferiore per quanto riguarda la camera ultrawide. Sia di giorno che di notte, questo sensore mostra le differenze rispetto al fratello maggiore Sony IMX 989, ma bisogna lodare comunque la fedeltà dei colori che rimane quasi la stessa fra le varie camere.

Per approfondire il comparto fotografico ti invitiamo a guardare la review completa sul nostro canale Youtube.

Conclusioni e prezzi:

Il Vivo X90 Pro è un potente fiore all’occhiello sotto ogni punto di vista, con uno dei migliori comparti fotografici attualmente disponibili sul mercato, anche se non è senza compromessi. Ovunque, dal display, al chipset, all’esperienza software, l’X90 Pro è sempre buonoe spesso eccezionale – ma mai il migliore in circolazione. Un risultato del tutto lodevole.

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Questo smartphone arriva sul mercato con un prezzo di 1.299,00 euro. Unico grosso neo di questo dispositivo, ma neo anche di molti altri device del 2023.

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