I costi dei carburanti sono aumentati in tutta Italia in questa prima parte del 2023, a causa della mancata sterilizzazione delle accise proposta nella seconda parte del 2022. Le nuove impennate sui prezzi sia della benzina che del diesel hanno fatto riemergere i dibattiti sul futuro della mobilità, sia in Italia che in Europa.

 

Benzina e diesel, fissata la data per lo stop alle auto

La complicata stagione dei rincari sui prezzi della benzina e del diesel ha portato l’Unione Europea a pensare a scenari alternativi per la mobilità nel futuro a medio e lungo termine. In particolare, la comunità continentale è decisa nell’accelerare i passi verso quella che deve essere una necessaria quanto fondamentale transizione ecologica della mobilità.

Recentemente, l’Unione Europea ha adottato una decisione volta a fermare la produzione di veicoli a benzina e diesel entro il 2035 e tutti i Paesi membri sono tenuti ad aderire entro quest’anno. La posizione dell’Italia, per ora ancora molto scettica rispetto a tale scenario, sarebbe quella di dilatare nel tempo la scadenza del 2035, senza però mettere in discussione il progetto della riconversione dei trasporti su quattro ruote.

La decisione dell’Europa comporta una conseguenza rilevante: tutti i cittadini nel futuro a medio e lungo termine saranno obbligati ad acquistare veicoli a emissioni zero. Nel corso della prossima decade, l’UE si impegnerà a sostenere privati ed imprese nell’acquisto e nella produzione di vetture ecologiche, sia totalmente elettriche che ibride. L’idea della riconversione del parco auto, tuttavia, resta ancora molto invisa alla maggioranza dei cittadini sia in Italia che nel Vecchio continente.

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