La Chiesa d’Inghilterra

La Chiesa d’Inghilterra, l’antenata spirituale della Chiesa episcopale americana, ha rivelato martedì che inizierà questa primavera un nuovo “progetto” per considerare il “linguaggio di genere” nella liturgia.

Anche se richiederebbe un’azione legislativa da parte del Sinodo generale della chiesa cambiare il testo delle preghiere o di altre liturgie dall’uso di “Dio Padre” e Gesù Cristo “Dio Figlio“, come si fa ora nelle sue Litanie ad una lingua “non di genere“, una richiesta di cambiamento è arrivata.

Il reverendo Joanna Stobart, della diocesi di Bath and Wells, ha chiesto al presidente della commissione liturgica della chiesa se quell’organismo “svilupperebbe un linguaggio più inclusivo nella nostra liturgia autorizzata e fornirebbe più opzioni per coloro che desiderano utilizzare la liturgia autorizzata e parlare di Dio in modo non di genere.”

La Chiesa ci aveva già pensato

Il vescovo Michael Ipgrave di Lichfield, che è anche vicepresidente del panel, ha detto che la chiesa ha “esplorato l’uso del linguaggio di genere in relazione a Dio per diversi anni“, lavorando con la Commissione Faith and Order della chiesa.

Ma il vescovo Ipgrave ha aggiunto che “la modifica della formulazione e del numero di forme autorizzate di assoluzione richiederebbe un processo sinodale completo per l’approvazione“.

Per secoli i cristiani si sono riferiti a Dio e a Cristo con termini maschili, e Gesù di Nazareth era un uomo. Sembrava improbabile che quel linguaggio cambiasse fino a poco tempo fa, quando le donne e gli individui transgender hanno affermato i loro ruoli in corpi più cristiani.

Nel 2018, l’arcivescovo di Canterbury Justin Welby, leader spirituale della Chiesa d’Inghilterra, ha detto a una congregazione a Londra che “Dio non è un padre esattamente nello stesso modo in cui un essere umano è un padre. Dio non è maschio o femmina. Dio non è definibile”.

Ma altri hanno cercato a lungo di espandere il linguaggio usato per la Divinità, in particolare Mary Baker Eddy, fondatrice della Christian Science, che nel 1875 interpretò le prime parole del Padre Nostro come “Dio nostro Padre-Madre“.

FONTEwashingtontimes
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