Per chi vuole approcciarsi in modo non professionale al mondo della proiezione dei contenuti, probabilmente troverà in Benq GV30 un alleato ideale. Il proiettore viene proposto ad un prezzo tutto sommato contenuto, nonostante non totalmente accessibile. Le sue carte vincenti sono l’alta portabilità, l’audio di qualità e un parco accessori non male. Di contro bisognerà fare qualche “giro” di troppo per utilizzare una piattaforma fondamentale come Netflix e la risoluzione non è delle più alte; ma come già detto non si rivolge per chi cerca un utilizzo professionale.

La voluminosa confezione arriva con una custodia rigida e grigia, con rifiniture gialle. Al suo interno il proiettore portatile, una dongle HDMI per disporre della Android TV sul proiettore, un telecomando con due pile AAA, l’alimentatore, cavo di alimentazione, prese di corrente italiane e estere, una plancia a cui agganciare magneticamente il proiettore e un plettro per aprire il vano in cui è contenuta la dongle.

La prima configurazione è in realtà molto semplice e tutto è ancora più semplificato dal fatto che il manuale utente, ovviamente anche in Italiano, riporta degli utilissimi QR Code che rimandano a dei video in cui sono spiegati i passaggi per risolvere laddove dovessero esserci dei problemi. Per fortuna il proiettore arriva con il pannello già smontato: nonostante il plettro, rimuovere il pannello per la dongle di Android TV è davvero complesso. A parte ciò una volta inserita la chiavetta e configurato l’account Google è tutto in discesa.

Il design di BenQ GV30

Il proiettore arriva in una colorazione bianca, piacevole e con un design snello e giovanile che ispira leggerezza, anche se attirerà polvere molto facilmente. Le dimensioni di BenQ GV30 sono di ‎120 x 195,8 x 185 mm e pesa 1,6 Kg. Presenta quattro tasti, due per il bilanciere del volume, uno per il Bluetooth e uno per l’accensione.

Oltre allo spazio per collegare internamente la dongle HDMI, sul pannello laterale prevede un ulteriore ingresso HDMI, un ingresso jack audio, l’ingresso per l’alimentazione e un ingresso USB Type C. Dunque si potranno collegare altre chiavette HDMI, collegare dispositivi in cui sono archiviati foto e video per proiettarli ovunque si voglia, oltre a poter riprodurre l’audio in cuffia. A proposito di audio, il sistema (di treVolo) è un 2.1, con i pannelli che possono essere utilizzati per ascoltare a 16W totali (4W per speaker, + 8W di bassi). Ciò si traduce con un volume elevato, così come elevata è la qualità, per un prodotto di questa fascia e prezzo. Oltre alla connettività Bluetooth e tramite cavi, troviamo anche il WiFi.

Nella parte alta del proiettore troviamo un invito per trasportare comodamente il proiettore, mentre nella parte inferiore un accessorio molto utile, che consente di agganciare meccanicamente il prodotto ad un cavalletto. Una delle parti più interessanti, perché per aggiustare l’ampiezza dell’immagine dovremo fisicamente spostare il proiettore, perché non vi è modo di regolarlo altrimenti. Una scocciatura per chi vuole proiettare ad esempio l’immagine su una stanza di dimensioni contenute, ad esempio una camera da letto; tuttavia è possibile che l’immagine sia troppo estesa per una parete piccola ad una determinata distanza e la soluzione potrebbe essere di posare il proiettore sul materasso, con conseguenti e immaginabili problemi relativi alla stabilità. Verrebbe dunque più comodo proiettare l’immagine sul soffitto (ed ecco il motivo per cui l’angolo di 135°) oppure posizionare BenQ GV30 su un cavalletto e spostarlo comodamente (quasi) ovunque.

Le performance

La proiezione delle immagini conta su una luminosità non elevata, si arriva a 300 ANSI Lumen. La risoluzione è HD da 1.280 x 720 pixel e un occhio ben allenato non farà fatica ad individuare questo come un limite nella proiezione. Il design è fatto in modo che il proiettore possa roteare su una plancia, in modo da portare la proiezione ad una capacità di 135°, con le immagini che possono essere proiettate anche sul soffitto. Inoltre troviamo la messa a fuoco automatica e la possibilità di regolare la keystone verticale. Essendo portatile si potrà dunque utilizzare anche attraverso la batteria, che offre fino a due ore e mezza di riproduzione. A livello software troviamo tutti i vantaggi della Android TV, che possiamo controllare anche vocalmente dal telecomando, attraverso Google Assistant.

Il vero grande problema di questo dispositivo è che manca Netflix. Per utilizzarlo dovremo scaricare prima l’app BenQ Apps Manager; dopodiché si potrà scaricare Aptoide da cui infine potremo effettuare il download di Netflix. Un processo abbastanza noioso e inconcepibile per un dispositivo di questo tipo. D’accordo che è rivolto ad una fascia d’utenza giovanile, ma è poco intuitivo e nemmeno veloce, anche se è vero che andrà effettuato (auspicabilmente) una volta sola. Ad ogni modo si può ovviare collegando altre chiavette con Netflix integrato, oppure attraverso il mirroring o ancora tramite Chromecast. Insomma le opzioni ci sono, ma sono le meno intuitive per portare Netflix sulle pareti di casa. Possiamo inoltre, se ci dimentichiamo il telecomando, utilizzare lo smartphone e il tablet come telecomando aggiuntivo, dopo una rapida configurazione in seguito al download dell’app BenQ Smart Control.

La riproduzione delle immagini è di una qualità più che buona se non si hanno grandi aspettative. Chi acquista il prodotto è consapevole che non si addice per usi professionali. Un occhio allenato noterà la mancanza di una nitidezza che in genere si cerca su soluzioni simili. Tuttavia l’audio, la facile portabilità e il parco accessori sopperiscono alle mancanze del dispositivo. Durante la riproduzione il rumore generato dal dispositivo è piuttosto elevato, ma si può coprire (quando possibile) alzando il volume degli speaker.

BenQ GV30, gli speaker

Conclusioni

In definitiva è un prodotto piacevole, con un prezzo adeguato rispetto all’offerta (499 euro in offerta su Amazon) e ricco di accessori e di opzioni per la riproduzione multimediale. La qualità è tangibile, ma le mancanze non sono poche, come Netflix, la difficoltà nel regolare l’ampiezza e il rumore generato nel corso della trasmissione. Tuttavia è un prodotto estremamente portatile, bello, leggero e con una qualità dell’audio elevata; si sente una nitidezza tuttavia migliorabile. Ciò non toglie che rimane un prodotto di qualità e adatto ad un target giovane che non vuole rinunciare alla possibilità di proiettare i propri contenuti preferiti ovunque si voglia.

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