metallo meteorite

Sembra la trama di un film di fantascienza: gli esseri umani stanno distruggendo la Terra, scavando enormi cicatrici nella sua crosta e inquinando l’aria e il suolo mentre estraggono e raffinano un elemento chiave essenziale per il progresso tecnologico.

Un giorno, degli scienziati che esaminano un meteorite alieno scoprono un metallo unico che consente di annullare gli scavi. Ma soprattutto, il metallo può essere replicato, in laboratorio, utilizzando materiali di base.

Fortunatamente è tutto vero. Due gruppi di scienziati: uno alla Northeastern University di Boston, l’altro all’Università di Cambridge nel Regno Unito, ha recentemente annunciato di essere riuscito a produrre, in laboratorio, un materiale che non esiste naturalmente sulla Terra. Finora è stato trovato solo nei meteoriti.

In un’intervista con Laura Henderson Lewis, uno dei professori del team Northeastern, è stato detto che il materiale trovato nei meteoriti è una combinazione di due metalli di base, nichel e ferro, che si sono raffreddati nel corso di milioni di anni attraverso lo spazio. Questo processo ha creato un composto unico con un insieme particolare di caratteristiche che lo rendono ideale per l’uso nei magneti permanenti di fascia alta: un componente essenziale di una vasta gamma di macchine avanzate, dai veicoli elettrici alle turbine dello space shuttle.

Il mercato è dominato dalla Cina al momento

Il composto si chiama tetrataenite e il fatto che gli scienziati abbiano trovato un modo per produrlo in laboratorio è un grosso traguardo. Se la tetrataenite sintetica funziona in applicazioni industriali, potrebbe rendere le tecnologie energetiche verdi significativamente più economiche. 

La maggior parte dei magneti, come quello dell’orologio a batteria, ad esempio, sono piuttosto economici e facili da produrre. I magneti utilizzati nei macchinari avanzati, invece, devono essere in grado di resistere a pressioni e temperature enormi per lunghi periodi di tempo. E per acquisire queste proprietà, hanno bisogno di un ingrediente speciale.

I cinesi sono stati i primi ad estrarre questi elementi rari da soli. Potevano farlo molto più a buon mercato di chiunque altro, perché i loro costi di manodopera erano molto più bassi ed erano disposti a sopportare i costi ambientali, che non erano insignificanti. Ben presto, dice Hykawy, la produzione statunitense è cessata e la Cina ha effettivamente preso il controllo del mercato. Oggi la Cina controlla oltre il 71% dell’estrazione mondiale e l’87% della capacità mondiale di lavorazione.

Due di questi elementi, il neodimio e il praseodimio, sono componenti chiave nella produzione di magneti avanzati, il che significa che la Cina ora domina anche in questo mercato, producendo oltre l’80% di questi strumenti di fascia alta. Un decennio fa, questo non sembrava essere un problema. La Cina era un partner commerciale volenteroso e collaborativo, apparentemente poco minaccioso tanto che nel 2004 gli Stati Uniti hanno effettivamente esternalizzato la produzione dei magneti utilizzati nei sistemi di guida per i missili da crociera americani e le bombe di precisione ad una società cinese.

FONTEwww.npr.org
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