Google: grave accusa per il motore di ricerca, ecco cosa avrebbe fatto

Jobindex, portale danese di lavoro fondato nel 1996 da Kaare Danielsen, ha lanciato un’accusa per l’Antitrust europeo verso il nostro amato Google (for Jobs). La ragione? Mettere in primo piano la sua piattaforma dedicata alle offerte di lavoro ai danni di servizi concorrenti.

Google: dove è nato il problema?

Google Jobs nasce in Europa nel 2018, già dall’anno seguente però 23 aziende (tra cui la stessa Jobindex) con gestione dei siti web per la ricerca di lavoro si sono schierate contro il servizio. Ciò ovviamente è accaduto dopo aver perso quote di mercato a causa di quelle che definivano pratiche anticoncorrenziali poste in essere dalla casa di Mountain View. All’epoca il Commissario europeo per la concorrenza, Margrethe Vestager, disse che stava esaminando il caso, ma tutto è rimasto sospeso in aria.

Il caso si è riaperto per via di Jobindex. D’altronde “nel breve periodo successivo all’introduzione di Google for Jobs in Danimarca, Jobindex ha perso il 20% del traffico di ricerca a causa del servizio di Google di qualità inferiore. Questo non solo soffoca la concorrenza tra i servizi di reclutamento, ma danneggia direttamente i mercati del lavoro, che sono centrali per qualsiasi economia.”, spiega l’azienda.

Al che Google ha risposto dichiarando che l’arrivo della sua piattaforma ha contribuito all’intensificazione dei rapporti tra chi cerca e chi offre lavoro, che si tratti di aziende grandi o piccole. Pertanto Google for Jobs non danneggia il mercato del lavoro, ma al contrario rappresenta un utile strumento per rafforzarlo. Chi vincerà la causa? Questo potrà dirlo esclusivamente la Commissione Europea.

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