A quanto pare il colosso di Kyoto può cantare vittoria, stando alle ultime news infatti ha finalmente vinto la causa contro uno degli sviluppatori del team di cracking Xcuter dal nome Gary Bowser, con un chiaro quanto ironico riferimento al famoso antagonista di Super Mario, l’hacker si è confermato reo di violazione di copyright a causa della sua attività di vendita di chip modding per consentire alle Switch di eseguire giochi piratati.

 

Multa e anche rischio di carcere

Il gruppo Nintendo ha denunciato il famoso team hacker e a quanto pare è riuscita nell’intento di sgominare tutta la banda, la quale è colpevole della produzione dei chip SX Core e SX Lite, venduti tramite marketplace agli utenti finali e che consentivano l’esecuzione di software piratati, a ciò si aggiunge anche il primo dongle USB creato e funzionante sulle prime console che, sfruttando i chip Tegra difettosi, consentiva di caricare un sistema operativo modificato.

Dopo l’arresto a fine 2020 nella Repubblica Dominicana, il 51enne Bowser sta attualmente scontando il carcere in America e si è dichiarato colpevole di 2 degli 11 capi di accusa che gli sono stati presentati, accettando di pagare un risarcimento di circa 4,5 milioni di dollari e affermando di aver guadagnato solo 320mila dollari dalla vendita dei dispositivi Xcuter, nonostante l’azienda affermi di aver perso tra i 65 e 150 milioni di dollari.

Attualmente Gary Bowser rischia fino a 10 anni di carcere e di dover pagare un’ulteriore multa da 750mila dollari, insieme è stato fermato anche il francese Max Louarn ed è stato individuato anche Yuanning Chen, collaboratore residente a Shenzhen, in Cina.

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