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Dopo una lunga attesa finalmente è stata pubblicata la circolare del Ministero della Salute in merito a vaccini anti Covid-19 e gravidanza. Un tema decisamente delicato che gli esperti hanno dovuto trattare con estrema cautela. Ora però, nonostante alcune incertezze in merito ai primi tre mesi di gravidanza, la comunità medico-scientifica si è espressa. Scopriamo insieme tutte le novità da sapere e conoscere.

 

Vaccini: via alla prima dose per le donne incinta solo dal secondo trimestre di gravidanza

È arrivato l’ok dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute per i vaccini anti Covid-19 alle donne in gravidanza. Tuttavia, solo dal secondo trimestre di gravidanza si potrà inoculare la prima dose. Ecco un estratto della circolare del Ministero della Salute:

Si raccomanda la vaccinazione anti Sars-CoV-2/Covid-19, con vaccini a mRna, alle donne in gravidanza nel secondo e terzo trimestre. Relativamente al primo trimestre, la vaccinazione può essere presa in considerazione dopo valutazione dei potenziali benefici e dei potenziali rischi con la figura professionale sanitaria di riferimento. La vaccinazione anti Sars-CoV-2/Covid-19 è altresì raccomandata per le donne che allattano, senza necessità di sospendere l’allattamento“.

 

Perché questa urgenza alla vaccinazione delle donne in gravidanza

A chiarire il perché di tutta questa urgenza nel somministrare i vaccini anti Covid-19 alle donne in gravidanza è sempre la circolare pubblicata il 24 settembre 2021. Infatti, nel suo allegato si legge:

In considerazione dell’attuale scenario epidemiologico e delle crescenti evidenze sull’efficacia e sicurezza della vaccinazione in gravidanza sia nei confronti del feto che della madre, in linea con l’aggiornamento del documento ‘Indicazioni ad interim su vaccinazione contro il Covid-19 in gravidanza e allattamento’, a cura di Iss-Itoss“.

Inoltre un aspetto da non sottovalutare in merito alla necessità di sottoporre le donne in gravidanza alle due dosi di vaccini riguarda anche le varianti. Infatti il documento chiarisce che tale decisione vuole tenere conto “delle nuove evidenze relative alla maggiore morbosità associata alla variante Delta, della crescente circolazione della stessa variante e del notevole abbassamento dell’età mediana all’infezione in Italia“.

Nel frattempo si parla già di terza dose dei vaccini e prima dose per gli under 12. A breve scopriremo quindi i nuovi sviluppi proprio in merito a questi altri due temi importanti.

FONTEadnkronos
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