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Xiaomi è un brand che sta concentrando i propri sforzi sul migliorare la tecnologia di ricarica rapida per i propri smartphone. Con il recente lancio della HyperCharge, il produttore assicura una ricarica completa in appena 8 minuti.

Per raggiungere queste prestazioni, la ricarica rapida di Xiaomi raggiunge una potenza di 200W che permettono di dimezzare il tempo necessario rispetto ai 120W. Tuttavia, sembra che il produttore non renderà la feature di ricarica rapida utilizzabile per tutti.

Secondo quanto scoperto da un utente XDA, l’app Mi Security in versione 5.6.0 presenta un nuovo sistema di gestione della batteria. All’interno del codice, tra le impostazioni relative alla ricarica è presente una funzionalità che rileva la presenza di batterie “non autorizzate.

 

Xiaomi valuterà se le batterie installate sui propri device sono originali

Possiamo immaginare che con la voce “non autorizzate” il produttore intenda batterie non originali e sostituite da centri di assistenza non ufficiali. Non appena il sistema operativo rileverà questa tipologie di batterie, verranno mostrati messaggi di avvertimento.

Tuttavia, non si tratta dell’unica mossa da parte di Xiaomi. Il brand infatti ridurrà la velocità di ricarica del device per prevenire eventuali problemi con componenti non certificati. Questo significa che non sarà possibile sfruttare le feature di ricarica rapida sugli smartphone compatibili.

Al momento, l’analisi del codice dell’app rivela che le restrizioni sono presenti esclusivamente sul territorio Cinese. Inoltre, i device coinvolti dal possibile blocco della ricarica rapida sono  Mi 9, Mi 10 e Mi 10 Pro. Non è chiaro se Xiaomi sta solo eseguendo dei test o deciderà di espandere il blocco anche ad altri terminali al di fuori dell’Asia.

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