astrazenecaIl dibattito sull’utilizzo di AstraZeneca non accenna a placarsi; dopo le polemiche legate ai possibili effetti collaterali, tra cui il rischio di trombosi, si cercano delle soluzioni valide. Tra le tante ipotesi ventilate sembra che quella della vaccinazione eterologa sia l’opzione scelta dal Governo. Con questo termine si intende la possibilità di effettuare una prima dose del vaccino con un siero prodotto da una casa farmaceutica e il secondo con un’altra.

Ad avvalorare questa opzione uno studio spagnolo pubblicato sulla rivista Nature. La ricerca, condotta su un campione di 663 volontari, sembra avvalorare l’efficacia di questa pratica dimostrando il raggiungimento della giusta reazione immunitaria. In tal senso però il Governo sembra voler procedere con i piedi di piombo delegando al cittadino la scelta.

AstraZeneca: la scelta sull’eterologa è nelle mani dei cittadini

 

A parlare di questa possibilità lo stesso premier Draghi che, dopo aver espresso la volontà di eseguire un richiamo diverso rispetto alla prima dose, ha spiegato: ” Vaccinarsi è fondamentale. la cosa peggiore che si può fare è non vaccinarsi affatto o fare una sola dose. Chi non vuole fare la vaccinazione eterologa è libero di fare il richiamo con AstraZeneca, purché abbia un parere del medico e un consenso informato”.

Ribadendo poi che: “ La vaccinazione eterologa funziona ed anche io sono prenotato per farlo martedì prossimo. La prima dose di AstraZeneca ha dato una risposta di anticorpi bassa e mi si consiglia di fare l’eterologa”. Insomma sembra proprio che il presidente del Consiglio dei Ministri voglia dare un messaggio chiaro a tutta la Nazione.

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